Cronaca locale

Coltellate e sangue: stazione nel caos. E Sala finge di non vedere

Ventenne aggredito con un coltello nei pressi della stazione Centrale di Milano: l'ennesimo caso di violenza in una zona ormai terra di nessuno

Coltellate e sangue: stazione nel caos. E Sala finge di non vedere

Qual è l'immagine che Milano offre dalla sua principale porta d'accesso? Basta fare un passaggio davanti alla stazione centrale per constatare il degrado di questa parte di metropoli dalla quale transitano quotidianamente decine di migliaia di persone. Turisti, uomini e donne d'affari, passeggeri in transito trovano ad accoglierli una situazione limite che non fa onore a una città come Milano, che ha l'ambizione di guardare all'Europa e di tornare a essere il motore del Paese, la città a cui tutti guardano con malcelata invidia. In una metropoli che è il cuore economico del nostro Paese, non è accettabile trovare la stazione Centrale, la seconda per volume passeggeri in Italia e tra le prime in Europa, costantemente al centro della cronaca per le aggressioni, i furti, lo spaccio, le risse e le rapine.

L'ultimo episodio è accaduto martedì sera attorno alle 23 in via Fabio Filzi, una delle strade adiacenti all'edificio ferroviario. Qui, un 22 algerino è stato aggredito da un rapinatore che, senza però portargli via niente, l'ha ferito con un coltello a una gamba e al fianco. Vista la gravità delle sue ferite, e la quantità di sangue perso, il giovane è stato accompagnato all'ospedale Niguarda di Milano in codice rosso. Fortunatamente le sue condizioni sono migliorate nel corso della notte e i medici l'hanno dichiarato fuori pericolo. È stato lui stesso a raccontare la dinamica dei fatti, spiegando agli investigatori che un uomo gli si è avvicinato, col coltello già in mano, con l'intenzione di derubarlo ma che poi all'improvviso lo avrebbe aggredito.

È l'ennesima aggressione in quella zona di Milano che dal calare del sole diventa terra di nessuno. "L'escalation di violenze nella zona della stazione Centrale non ha fine. Ieri sera l'ennesimo episodio, con un giovane minacciato e accoltellato, ora grave in ospedale. È incredibile come nella nostra città si possa girare armati in mezzo alla strada e il luogo dove si è consumata l'aggressione non è casuale, anzi", accusa Silvia Sardone. Il consigliere comunale della Lega ribadisce che "l'area dello scalo ferroviario, che dovrebbe rappresentare il biglietto da visita di Milano per turisti e pendolari, nella realtà dei fatti è un campo di battaglia gestito da centinaia di immigrati, perlopiù irregolari".

Nemmeno davanti a questi gravi episodi, che sono a cadenza quasi quotidiana in città, Beppe Sala ammette che Milano vive una stagione violenta e insicura: "Per il sindaco Beppe Sala è solo una percezione l'insicurezza? Ora è quanto mai urgente un presidio mobile della polizia locale a pattugliare la piazza principale e le due limitrofe.

Sarebbe un deterrente importante per i troppi delinquenti che le popolano".

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