«La Lombardia è la prima regione che ci ha aperto le porte». Così Souad Sbai, presidente dellassociazione «Comunità marocchina donne dItalia», ha commentato la prossima apertura a Milano di una casa di ascolto per le donne arabe, simile a quella già esistente a Roma; un luogo dove le donne in difficoltà potranno trovare laiuto di professionisti come avvocati e medici. Il presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni ha infatti accolto ieri la richiesta della Sbai, accompagnata allincontro dallonorevole Daniela Santanchè.
«La signora - ha detto Formigoni - mi ha illustrato le attività che svolgono nel nostro Paese e che io apprezzo. In particolare ha proposto alla Regione di realizzare, oltre alla casa di ascolto, una ricerca sulla condizione della donna musulmana in Lombardia e il lancio di corsi di istruzione».
«Lesperienza di Roma - ha sottolineato la Sbai - è stata messa in piedi grazie allinteressamento dellonorevole Santanchè e non da unistituzione. Questo sarà un grosso aiuto per le donne arabe che vivono segregate, ignorando i loro diritti».
Apre il centro ascolto per le donne arabe
La Regione accoglie la richiesta della comunità marocchina
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