Per far capire l'importanza della carta, l'anno scorso lo scrittore Paulo Coelho lanciò uno slogan: «Se pensate che la teconologia valga più della carta, provate a pulirvi il culo con l'Ipad». In queste festività di crisi si potrebbe coniare un nuovo messaggio: «Se pensate che la carta non conti più nulla, provate a pagare i doni di Natale con un sms». Per la nostra vita la carta è magica come un elemento, come il fuoco e l'acqua, per questo oggi, in occasione della «Domenica di carta», iniziativa promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali, in tutto il Paese saranno aperti 46 Biblioteche pubbliche statali, 135 Archivi di Stato e 19 Sovrintendenze, con l'intento di spingere i visitatori verso quei monumenti cartacei che sono tesoro della conoscenza per bambine, bambini, donne e uomini di tutte le età.
L'Archivio di Stato di Milano, aperto dalle 11 alle 15 in via Senato 10, presenta la mostra «Sì, carta!», quasi un grido di guerra per far capire a tutti come libri, giornali, documenti, diari, stampe e memoriali non potranno mai morire, ma devono essere salvati perché essi stessi sono la nostra salvezza. La conferenza «Nero su bianco: materiali e strumenti scrittori lungo il cammino dell'uomo» e la presentazione del calendario 2014 con la Milano del lusso della seconda metà dell'Ottocento sono altre due occasioni per «toccare» la meraviglia di un materiale stabile come la roccia, volatile come un aquilone sul quale sono sempre stati scritti i nostri sogni.
Proposta accattivante a Pavia con la mostra «La (dis)Informazione sportiva. In ricordo di Gianni Brera» nel Salone Teresiano della Biblioteca che apre a tutti il corredo dei suoi codici preziosi. Quante palline di carta abbiamo fatto sui banchi di scuola! E quanta letteratura ha lasciato lo scrittore Gianni Brera, facendo della carta il campo di nobili destrezze, perché come il calcio la scrittura vive grazie alla sensibilità del piede che ne determina il ritmo.
Altro richiamo a Milano della nostra amica carta alla Biblioteca Braidense in via Brera numero 28 con «Gli occhi della follia. Giullari e buffoni di corte nella storia e nell'arte». In calendario fino a venerdì 6 dicembre, l'esposizione di incunaboli, cinquecentine e stampe, percorre la storia di queste tragicomiche figure, che paiono tramontate ma in effetti non lo sono!, dai primi secoli del Medioevo fino ai nostri giorni.
Natale è un buon momento per celebrare la carta. Letterine e doni la portano più vicina a noi. Domani Milano potrà godere anche dell'apertura dell'Archivio capitolare della Basilica di Sant'Ambrogio con 900 documenti ancora sconosciuti al pubblico.
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