Chiara CampoUna «saletta» per Sala. Oggi alle 10.45 il candidato sindaco del centrosinistra aprirà la campagna al teatro Franco Parenti, zona Porta Romana, che dispone di una sala da circa 550 posti, quasi un terzo rispetto al Dal Verme in cui praticamente alla stessa ora lo sfidante del centrodestra Stefano Parisi condurrà il suo «one man show». Se al Parenti si presentasse molto pubblico, verranno aperte salette adiacenti (allestita anche un'area bimbi). Il claim della campagna, modificato fino all'ultimo, sarà proiettato in un video e stampato sui volantini che verranno distribuiti ai militanti per iniziare subito la campagna porta a porta. Lo slogan è «Milano ogni giorno, ogni ora», c'è il volto del candidato su fondo bianco e il logo è un arcobaleno stilizzato. Su Facebook c'è chi già ha fatto notare che mr Expo ha «clonato» il simbolo del 2015. Lo staff assicura che il motivo dell'arcobaleno non è stato scelto (figuriamoci) per richiamare Expo ma il tema dell'inclusione, e l'immagine simbolo dell'arcobaleno su piazza Duomo dopo la vittoria di Giuliano Pisapia nel 2011. Un tentativo di strizzare l'occhio al mondo arancione e a Sel che solo ieri sera, dopo una affollata riunione a Palazzo Marino, ha garantito l'alleanza. «Saremo leali fino in fondo a Sala e al Pd ma ci aspettiamo altrettanto - ha rimarcato la coordinatrice milanese Sel Anita Pirovano -: ci aspettiamo una smentita nelle prossime ore sulla candidatura di Massimo Ferlini nella sua lista, ex presidente della Compagnia delle Opere, braccio economico di Cl, la peggiore commistione tra affari e politica». Alla sinistra dice «dobbiamo dare vita a una lista forte, per incidere davvero nella prossima giunta. Non saremo la foglia di fico di nessuno». Ci sarà dunque la «lista arancione» che, rimasta orfana della vicesindaco Francesca Balzani, potrebbe puntare su una serie di esponenti forti di Sel, Verdi e comitati ai primi posti (e dovrebbero candidarsi anche Benedetta Tobagi e Luca Paladini, fondatore dell'associazione gay «I Sentinelli») o in alternativa andranno n ordine alfabetico. Pisapia sarà uno dei «garanti».E il sindaco sarà seduto in prima fila oggi al Parenti ma non parlerà dal palco. Ci saranno gli assessori, tranne Francesca Balzani: l'ex sfidante alle primarie dopo le frizioni con Sala ha un alibi di ferro per non partecipare: alle 11 sarà in piazza Duomo con la fascia tricolore al posto del sindaco per il giuramento degli allievi della Scuola militare Teuliè. Apriranno la kermesse tre donne, esponenti di tre generazioni, che presenteranno le priorità al prossimo sindaco di Milano: una studentessa di 17 anni, una ecuadoregna di 34 anni come rappresentante delle comunità straniere e l'editrice Inge Feltrinelli, 86 anni. Poi toccherà a Sala, un discorso programmatico («non promesse elettorali ma progetti fattibili») che proietterà il pubblico fino al 2021. Il candidato ha scelto con l'entourage di non invitare big della politica. Saranno presenti in sala parlamentari milanesi e lombardi e il vicesegretario nazionale dem Lorenzo Guerini e il ministro Maurizio Martina, che hanno partecipato già ieri sera alla cena di autofinanziamento del Pd all'hotel Marriott. A tavola con Sala e gli eletti (da Roma sono arrivati anche Pollastrini, Mirabelli, Fiano, Laforgia), 700 persone. Tra i vlti noti Giorgio Gori, Alberto Veronesi, Alessandra Kustermann, Gianni Cervetti. Una serata che apre la campagna «Avanti, Milano» del Pd per Sala.
«Mi piace - ha detto al microfono il manager - che coincida con la prima delle 5 Giornate». E «Calvino disse - ha chiuso - che la città come i sogni sono costruiti di desideri e di paure. Noi vogliamo aiutare la città a rendere reali i desideri e non fomentare la paura».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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