Cronaca locale

La rabbia dei poliziotti: "Bloccati dall'Area B"

Denuncia del sindacato Coisp: "Sala ci tolga i divieti o paghi il servizio extra in metro"

La rabbia dei poliziotti: "Bloccati dall'Area B"

I poliziotti di Milano lanciano l'«aut aut» a Palazzo Marino. L'oggetto del contendere? Le deroghe ai nuovi divieti di Area B, che dal 1 ottobre impediscono l'accesso in città (da lunedì a venerdì dalle 7,30 alle 19,30) ai mezzi Euro 2 a benzina, euro 4 diesel senza Fap, euro 3 e 4 diesel con Fap di serie, euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con Fap after market installato entro 31/12/2018 e euro 5 diesel. Unica «via di uscita»: i 50 ingressi annuali o il sistema Move-In che dà diritto a percorrere una precisa quantità di chilometri all'anno. Esclusi dai nuovi divieti gli euro 5 dei residenti, di taxi ed Ncc, i diesel euro 4 adibiti al trasporto pubblico locale.

Tra le deroghe concesse dall'amministrazione rientrano i «turnisti» (Determina Dirigenziale del 31 marzo 2022), cioè i lavoratori che effettuano il tragitto casa/lavoro e lavoro/casa nella fascia oraria in cui vi è una ridotta offerta di trasporto pubblico e quando si opera in turni con ingresso al posto di lavoro prima delle 7 o con uscita dopo le 21. Nessuna menzione, invece, per alcune categorie di lavoratori che svolgono un servizio pubblico, tra cui appunto i poliziotti, o meglio gli agenti che devono entrare in città per prendere servizio con un mezzo che rientra tra quelli «off limits» dopo le 7,30. Possono entrare solo gli agenti che effettuano servizi su turni, negli orari indicati dall'amministrazione comunale. Ma non tutti i poliziotti sono «turnisti»: non lo sono per esempio gli agenti della squadra Mobile, della Digos o quelli dell'ufficio immigrazione.

«In nome della collaborazione che lega in modo particolare la Questura di Milano e l'amministrazione comunale chiediamo una deroga al corpo di polizia, in quanto tale, che si reca in città per motivi di lavoro ovviamente e non solo per quegli agenti che effettuano servizi su turni - l'appello di Mauro Guaetta, segretario generale Coisp Milano -. Vogliamo ricordare che solo la città di Milano, per esempio, gode del servizio di Polmetro, ovvero di 40 agenti che effettuano servizio nella metropolitana milanese, cosa che non avviene in nessun'altra città».

Non solo, nell'ultimo Atto dispositivo unico, in cui si riorganizzano e definiscono i servizi essenziali della polizia di stato nelle città, la Polmetro non compare. Il questore di Milano «derogando» alla disposizione nazionale ha deciso di concedere lo stesso il servizio ad Atm, vista la particolare situazione di allerta per la sicurezza. Atm è una municipalizzata, ma i mezzi sono privati: sui treni della Ferrovie dello stato e ai caselli delle autostrade, per esempio, i servizi aggiuntivi di sicurezza, vengono pagati da queste società, come indennità ai poliziotti, mentre il Comune di Milano, unico in Italia non paga nulla per il servizio extra in metropolitana.

«Il sindaco Sala non può appuntarsi la medaglietta di garante della sicurezza sui mezzi pubblici gratis e godere della straordinaria disponibilità dei poliziotti in servizio a Milano in forza alla deroga che il questore Giuseppe Petronzi ha concesso al dispositivo unico - tuona Guaetta - , e non avere lo stesso atteggiamento di cortesia istituzionale nei confronti degli agenti in servizio.

Se non verrà concessa la deroga ad Area B a tutti i poliziotti milanesi saremo costretti ad abbandonare la Polmetro e a impiegare quei 40 agenti in pattuglie sulle strade, e il sindaco a pagarsi il servizio» l'aut aut del sindacalista.

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