Area B dà fuoco alle polveri: Regione: "Pm10 è aumentato"

L'assessore Granelli replica: "Noi non facciamo miracoli, lavoriamo"

Area B dà fuoco alle polveri: Regione: "Pm10 è aumentato"

Area B non crea forse i disagi che ci si attendevano nei primi giorni di applicazione ma divide. Per il Comune è il primo passo verso una città più green, verso una viabilità diesel free da completarsi nel 2030; per chi invece la contesta è solo un «bluff», una misura demagogica figlia di un ambientalismo di facciata che invece andrebbe perseguito con altri provvedimenti. E sono scintille: «Le rilevazioni del Pm10 sono ancora sopra la soglia consentita, nonostante l'attivazione di Area B- attacca l'assessore lombardo all'Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo- I dati delle centraline di Arpa hanno rilevato a Milano punte fino a 75 microgrammi al metro cubo, ben al di sopra la soglia di 50 microgrammi al metro cubo». Replica l'assessore all'ambiente del Comune Granelli: «Noi lavoriamo, non facciamo miracoli»

Area B non crea forse i disagi che ci si attendevano nei primi giorni di applicazione ma divide. Per il Comune è il primo passo verso una città più green, verso una viabilità diesel free da completarsi nel 2030; per chi invece la contesta è solo un «bluff», una misura demagogica figlia di un ambientalismo di facciata che invece andrebbe perseguito con altri provvedimenti. E sono scintille: «Le rilevazioni del Pm10 sono ancora sopra la soglia consentita, nonostante l'attivazione di Area B- attacca l'assessore lombardo all'Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, a margine dei lavori del Consiglio regionale- I dati delle centraline di Arpa hanno rilevato a Milano punte fino a 75 microgrammi al metro cubo, ben al di sopra la soglia di 50 microgrammi al metro cubo».

Per la Regione la ricetta non funziona quindi e non si placano quindi le polemiche col Comnune sulle strategie da mettere in campo per la tutela ambientale e della salute dei cittadini. Sul tavolo finiscono un po' di numeri che provano a «smontare» quell'Area B che non convince e che, dopo la stroncatura di due giorni fa, il governatore Attilio Fontana anche ieri a Radio 24 ha bollato come «una scelta egoistica che ricade sui comuni limitrofi e che invece andrebbe condivisa perchè l'inquinamento non si blocca ai confini territoriali di un comune».

La media provinciale di ieri a Milano, secondo quanto comunicato da Arpa Lombardia, è stata di 66,3 microgrammi al metro cubo ed era abbastanza logico fosse così visto che Area B è partita con il freno tirato, con soli 15 varchi attivi su 187 e con il «bonus» dei cinquanta ingressi liberi anche per chi ha auto inquinanti, quelle a benzina euro zero e i diesel euro 1-2 e 3. «La scelta del Comune di Milano - aggiunge Cattaneo - è una scelta che non condividiamo e che non ha prodotto come era prevedibile effetti miracolosi. Inoltre quello di Palazzo Marino è un provvedimento che rischia di colpire di più le fasce di popolazione che hanno meno strumenti per cambiare le auto, le caldaie. Dobbiamo puntare sugli incentivi e sulla consapevolezza delle persone attraverso la libertà di scelta, non sulle imposizioni».

Ma se il Pirellone attacca Palazzo Marino risponde: «Caro Raffaele Cattaneo, alle Amministrazioni non spetta fare miracoli, quelli competono ai Santi, e nemmeno le magie- replica l'assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune Marco Granelli- Noi facciamo un duro lavoro e i cittadini ci vengono incontro e ci accompagnano. I risultati si ottengono con la costanza, non con provvedimenti emergenziali a intermittenza e deroghe a pioggia».

«Con la costanza di provvedimenti strutturali come Area B e la collaborazione dei cittadini - continua l'assessore - eviteremo nuovi accumuli di Pm10 nell'aria e contiamo di abbattere le polveri sottili in città ma anche nei Comuni limitrofi. E poi noi sosteniamo e rafforziamo il trasporto pubblico. Dobbiamo invertire una tendenza negativa e questa è scienza non fantascienza, magia o miracoli».

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