Area C, «minimulte» per gli smemorati

Area C, «minimulte» per gli smemorati

È una sorta di ultima chiamata. Poi scatta la multa, quella vera. Le chiamano «mini-multe», anche se non fanno parte della stessa famiglia e con i vigili non c'entrano niente. Sono piuttosto un tagliando maggiorato, da attivare nell'arco della settimana che scatta dalle 24 ore successive all'ingresso in Area C (entro le 24 ore infatti si può ancora acquistare il biglietto da cinque euro). Un super ticket per gli smemorati, in sostanza. Costo, tra i 20 e i 30 euro, pagati i quali sarebbe scongiurato l'arrivo della multa (circa 90 euro). Palazzo Marino dal 10 al 25 agosto spegnerà le telecamere in Area C ma al rientro dalle vacanze vuole introdurre le mini-multe, probabilmente già da settembre. La delibera che le istituisce sarà approvata domani in giunta o al più tardi nella prima seduta della ripresa. E sempre a settembre è stato fissato un nuovo incontro con le categorie produttive della città che ieri sono stati ricevuti dagli assessori Pierfrancesco Maran (Traffico) e Franco D'Alfonso (Commercio. Sul tavolo le richieste di commercianti, artigiani, ma anche quelle che arrivano dal mondo di trasporti, servizi e impresa. Tredici le associazioni presenti, tutte quelle che Area C ha messo in difficoltà. I commercianti hanno chiesto l'equiparazione ai residenti per le imprese con auto aziendali che, in Area C, hanno disponibilità di posti auto, deroghe per i lavoratori turnisti. E soprattutto l'anticipo ogni giorno dell'orario di spegnimento delle telecamere dalle 19.30 alle 18 visto che nel centro storico viene generato il 50% del fatturato del commercio cittadino. Gli artigiani hanno rincarato chiedendo che vengano rivista la tariffa di ingresso e la possibilità di parcheggiare nelle strisce gialle. Richieste che facevano parte di un documento unitario «Per una Milano vitale» sottoscritto a ottobre 2011 dove restano ancora punti interrogativi da risolvere. «È ad esempio da incrementare - rileva Simonpaolo Buongiardino, giunta Confcommercio Milano e presidente Assomobilità - il numero delle piazzole di sosta per il carico e scarico merci. Sono solo 30 quelle tracciate dall'inizio del 2012 delle 50 deliberate. E, per il progetto della gestione informatizzata delle piazzole di carico e scarico per il quale è stato costituito un tavolo di lavoro, confidiamo vi possano essere a breve passi avanti».
Resta da capire, sottolineano i commercianti «se gli introiti di Area C derivanti dal traffico commerciale siano stati effettivamente reinvestiti per interventi sulla mobilità». Intanto «con il nuovo piano della sosta si prevedono abbonamenti agevolati per il commercianti, ma al di fuori di Area C, e per gli agenti e rappresentanti di commercio».

La richiesta «è di avere maggiore attenzione: nel Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile), invece, i riferimenti alle imprese sono rari e si concentra troppo l'attenzione su forme di mobilità - come le piste ciclabili - che poco si conciliano con le esigenze del traffico operativo indispensabile per l'economia e lo sviluppo di una città come Milano». Sperano e «sollecitano» che non rimanga «lettera morta - come finora nella pratica è stato - la riunione periodica di monitoraggio di Area C con le rappresentanze d'impresa.

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