Cronaca locale

Arexpo si vaccina. A dicembre Astrazeneca si trasferisce a "Mind"

La multinazionale porta nell'ex area Expo il quartier generale. Nel 2023 seimila nuovi posti di lavoro. E 48 milioni di investimenti nella ricerca

Arexpo si vaccina. A dicembre Astrazeneca si trasferisce a "Mind"

Sorgerà a Mind il 22 dicembre il quartier generale di AstraZeneca, la multinazionale della farmaceutica. L'azienda anglosvedese occuperà con 200 dipendenti, il Mind Village, una stecca di edifici eredità di Expo e ristrutturati da Lendlease, l'operatore che sta sviluppando l'area a Rho Pero. Si tratta della prima azienda privata che si prepara a insediarsi nell'area che ospita lo Human Technopole, il polo della ricerca nelle Scienze della vita e il distretto dell'innovazione, un luogo in cui sperimentare nuovi modi di lavorare, di fare ricerca, di abitare e di muoversi.
Oltre ad AstraZeneca altre due due aziende Rold e Bio4dreams hanno firmato i contratti per insediarsi nell'ex area Expo, complessivamente sono quasi un centinaio le imprese, dalle start up alle multinazionali il cui core business sono ricerca e innovazione, che hanno presentato delle manifestazioni di interesse. Sul fronte pubblico, invece, il Galeazzi, polo d'eccellenza dell'ortopedia, ha ultimato il nuovo edificio, che si sviluppa su 16 piani nei pressi di Cascina Triulza: si attende il primo paziente nel settembre 2022. Così tra fine 2022 e inizio 2023, come annunciato due giorni fa dal rettore dell'Università Statale Elio Franzini, aprirà il cantiere per il Campus dell'Università, la cui fine lavori è prevista entro il 2025.

Tornando ad Astrazeneca l'impatto del trasferimento del quartiere generale è stimato in due miliardi di contributo al Pil nei prossimi 3 anni. I 3mila posti di lavoro attivati sulla filiera nel 2020 diventeranno 6mila nel 2023, i 24 milioni di euro di investimenti in Ricerca e Sviluppo passeranno a 48 milioni di euro, raddoppiando così i benefici per il Servizio Sanitario Nazionale a oltre 200 milioni. Questo quanto tracciato nel documento «AZ Valore», sviluppato da The European House Ambrosetti. «Innovazione e ricerca sono da sempre nel dna di AstraZeneca, e l'ecosistema di Mind ci permetterà di accelerare lo sviluppo di idee e la loro trasformazione in progetti concreti a supporto dei pazienti e di tutta la società» afferma Lorenzo Wittum, presidente e Ad di AstraZeneca. Quella di Mind dimostra così die ssere un scommessa vinta. «La scelta di un grande player internazionale come AstraZeneca di essere la prima azienda ad entrare a Mind è per Arexpo la dimostrazione concreta dell'attrattività del nostro distretto dell'innovazione a livello nazionale e internazionale» commenta Igor De Biasio, ad di Arexpo.

Plaude al nuovo ingresso anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana: il trasferimento del gruppo farmaceutico a Mind «è molto positiva»: «Una decisione che rappresenta anche una leva strategica in un contesto collaborativo e multidisciplinare dove sviluppare progetti di innovazione entrando concretamente a far parte di un ecosistema di competenze, risorse, tecnologie e attività di ricerca e sviluppo».

Sempre in merito ai vaccini, sono state 107mila le prenotazioni per le terza dose solo ieri, primo giorno di apertura delle agende: di questi 47.865 nella fascia tra i 40 e i 49 anni e 59.742 tra i 50 e i 59 anni. Si contano 50.231 prenotazioni di over 60: forse lo spauracchio di un Natale con restrizioni ha incentivato gli indecisi a fare il richiamo. «I dati, per quanto riguarda, la Lombardia adesso lasciano abbastanza tranquilli - commenta il governatore -. Secondo me si deve cercare in tutti i modi di evitare qualsiasi tipo di chiusura perché sarebbe devastante, ma se ci dovessero essere dei provvedimenti io tenderei a tutelare le persone che si sono fatte il vaccino. Il giorno in cui la situazione dovesse peggiorare ulteriormente allora i provvedimenti si estenderanno a tutti». Nella mattinata di ieri la conferenza delle Regioni ha chiesto un incontro urgente al governo proprio per discutere delle eventuali chiusura.

La formula auspicata è il modello austriaco ma più morbido scelta misure più morbide rispetto a quelle dell'Austria ovvero una divisione in zone ma solo per chi non ha fatto le due dosi di vaccino.

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