Una poltrona per due è troppo stretta per durare a lungo. Giuseppe Tomarchio, arrivato la prima volta a Palazzo Marino dal 2000 al 2001 come vice di Stefano Parisi, allora city manager del sindaco Albertini, da settimane ormai andava e veniva in piazza Scala. Aveva anche un ufficio d'appoggio al secondo piano del Palazzo. E ieri Giuliano Pisapia ha ufficializzato il suo ingresso come direttore generale al posto di Davide Corritore, «a cui va il ringraziamento» del sindaco «per il lavoro svolto, con grande impegno e professionalità, in questi due anni di mandato dell'amministrazione». Il passaggio di consegne avverrà nelle prossime settimane, ieri pomeriggio c'è già stata una riunione di nuovo e (ormai) ex dg con tutti i dirigenti del Comune per la presentazione e il congedo. Ingegnere, 54 anni, Tomarchio è stato scelto tra 185 professionisti che hanno partecipato al bando pubblicato a gennaio per trovare una figura che sostituisse Corritore. Tomarchio si è dimesso a maggio dalla società Gemmo, che già un paio di settimane senza fare misteri annunciava il subentro di Francesco Ortolani spiegando che l'ex ad «lascia per assumere l'incarico di City manager del Comune di Milano». Ma a Palazzo Marino la nomina è continuata a slittare fino a ieri. Con un particolare: il vecchio direttore saluta ma la nota non si dice dove va. «Licenziato o superdirigente a spese dei milanesi? Pisapia spieghi il cambio» avverte il capogruppo di Fdi Riccardo De Corato. E si alimentano i rumors. A sentire i bene informati sembra in ribasso, per i vincoli del Bilancio e le complicazioni nel creare una nuova struttura, l'ipotesi di un suo ruolo sempre in Comune come supermanager finanziario. A meno di una soluzione dopo l'estate, il futuro dell'ex consigliere del Pd potrebbe essere piuttosto in qualche azienda del Comune. Magari un ruolo in A2a (giusto ieri Pisapia è stato a Brescia ad incontrare il neo sindaco Del Bono per trattare sulla multiutility). Esclusa la ricollocazione in Sea, anche se Corritore ha avuto un ruolo chiave nella trattativa per la vendita a F2i e anche nei giorni scorsi accompagnato il sindaco a Bruxelles all'incontro con il commissario Ue Almunia sulla maxi-multa europea a Sea Handling.
Fuori Giuseppe Bonomi, il nuovo direttore generale di Sea salvo sorprese sarà Michele Pallottini, lunedì la nomina. Ieri il presidente e dg degli scali milanesi a margine dell'inaugurazione di un'opera di Franco Melotti in mostra a Malpensa, ha annunciato che «è questo l'ultimo atto del mio mandato, lascio un'azienda sana e in controtendenza nonostante la crisi». Sulla vertenza Ue «il nuovo amministratore - dice Bonomi - dovrà porsi l'obiettivo anche di affrontare scenari non positivi e quindi continuare un'interlocuzione con la Commissione Ue in un fronte compatto di autorità italiane per cercare misure alternative al recupero monetario del presunto aiuto di Stato». Pallottini, ex responsabile finanza della Piaggio, era già l'espressione del fondo F2i di Vito Gamberale nel cda. Si rafforza ancora quindi la posizione del socio privato.
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