Automobilisti attenzione. Alzate il piede dall'acceleratore e fate un bel respiro. Entro la fine dell'anno saranno attivate 7 postazioni fisse di Autovelox, come annunciato a maggio, in quelle strade individuate con decreto del Prefetto già nel 2003. La mappa delle strade nel mirino, infatti, risale a ben dieci anni fa, ora, grazie all'accelerata data dalla giunta arancione, diventa realtà.
Si tratta di strade urbane di scorrimento dove il limite di velocità è di settanta chilometri orari, ovvero via Parri, via Palmanova, cavalcavia del Ghisallo, viale Famagosta, via dei Missaglia, via della Chiesa Rossa e via Fermi. I nuovi impianti vanno così ad aggiungersi a quell'unico in funzione dal 2002 in città, sul cavalcavia Monteceneri.
Chi viene fotografato rischia una multa da 41 fino a 821 euro a seconda della velocità, una sanzione che cresce di un terzo se l'orario dell'infrazione è notturna, ovvero compresa nella fascia tra le 22 e le sette del mattino (dunque da un minimo di 54,67 ad un massimo di 1094,67). E ci si gioca ovviamente i punti della patente: 3 se si supera il limite di 10-40 chilometri, sei punti tra i 40 e 60 e 10 oltre i 60. Ma negli ultimi due casi si rischia anche la sospensione da 3 a 12 mesi della patente.
Il costo dei sette impianti fissi per il Comune, montaggio compreso, è di 150mila euro.
Ma non è finita. Sempre a maggio sono state messe in funzione altre otto postazioni, questa volta mobili, scelte tra quelle a «potenziale alto rischio», soprattutto in alcune ore del giorno.
Si tratta di via Bazzi, via Aldo Moro, la carreggiata centrale di viale Certosa, viale De Gasperi, viale Olivieri, via Caterina da Forlì, viale Caprilli e il raccordo dell'Autosole di piazzale Corvetto. Tutte strade (tranne l'ultima) con limite di 50 chilometri orari.
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