Come gli artisti vorrebbero Citylife

Esposti i progetti di 30 talenti sul futuro parco

In principio fu «Ago, filo e nodo», di Oldenburg e Van Bruggen, piantato nel bel mezzo di piazzale Cadorna. Era il 2000. Dieci anni più tardi, di fronte a palazzo Mezzanotte, fu la volta della non meno discussa «L.o.v.e.», di Maurizio Cattelan. Nel frattempo, a più riprese, frotte di animali di plastica colorata hanno invaso vie, piazze e giardini, progetti del passato sono stati riesumati -vedi il teatro di Burri nel parco Sempione-, e interi quartieri hanno cambiato volto: l'ultimo esempio lo abbiamo visto con i nuovi arredi urbani del progetto Isola lilla. Insomma, che piaccia o no, da tempo i milanesi si sono abituati a convivere con la «public art», ossia l'arte diffusa, inserita nel tessuto sociale, in perpetuo dialogo con la città e i suoi abitanti. Non stupisce quindi che anche la Milano del nuovo millennio, e dei nuovi grattacieli, faccia dell'arte pubblica un proprio marchio di fabbrica: a proposito, la mostra «ArtLine Milano», fino al 10 gennaio al piano nobile di Palazzo Reale, presenta 30 opere tra disegni, bozzetti, maquette, rendering, fotografie e video, realizzate dagli artisti under 40 chiamati a presentare le loro idee per il Parco dell'Arte Contemporanea, all'ombra degli «skyscrapers» di CityLife. Una giuria di 7 membri, fra critici, curatori e direttori di istituti d'arte, sceglierà gli 8 progetti più convincenti, che entreranno a far parte dell'esposizione permanente dell'area. Dopo la posa della prima opera saranno collocati anche tutti gli altri lavori scelti, che si integreranno con le architetture di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind. Il concorso, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con il comitato scientifico di ArtLine, vede in lizza 15 artisti italiani e 15 stranieri, giovani ma già con ottimi background. L'idea è quella di dare nuovo respiro all'arte pubblica, e di offrire al quartiere dell'ex Fiera un'identità che nasca da un lavoro di condivisione corale e da una riflessione sul valore sociale di progetti site-specific.

L'itinerario espositivo è molto variegato: si va dal «tradizionale» modellino a un vero e proprio parco stilizzato in legno, da installazioni digitali a candide geometrie improbabili, da rivisitazioni di classici dell'arte a opere altamente evocative, che fondono tradizione, memoria del passato e visioni del futuro.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica