Sono tempi in cui anche i politici cominciano a essere attenti alle spese. E questa per i cittadini, soprattutto quelli che le tasse le pagano tutte, è sicuramente una buona notizia. Anzi ottima. Perché laccusa che nessun amministratore vuol vedersi appiccicare addosso è lo spreco di denaro pubblico. Troppo se nè buttato in passato, magari nelle tasche degli amici, e ora finalmente in ogni ente locale ci sono i consiglieri, magari dopposizione, pronti a spulciare delibere e bilanci a caccia di negligenze o piuttosto malversazioni. E così ha fatto anche Alessandro Morelli, lex assessore della giunta Moratti e oggi consigliere nei banchi della Lega, rimproverando alla gestione Pisapia una spesa di oltre 500mila euro. Di cui 120mila utilizzati dallassessorato al Commercio di Franco DAlfonso e 390mila da quello a Mobilità, Ambiente, Arredo Urbano e Verde di Pierfrancesco Maran. Di cui «290mila di uscite correnti e 100mila in conto capitale».
Dati che lassessore Maran ci tiene a rettificare. «Il consigliere Morelli - puntualizza Maran - mi attribuisce 390mila euro di nuove consulenze, mentre invece ho scelto di azzerare tutti i capitoli di incarichi e collaborazioni professionali». Operazione, spiega Maran, che ha consentito risparmi «tagliando 626mila euro». Inevitabile la polemica dopo la maratona ostruzionistica allestita proprio dalla Lega che accusa Pisapia di aver aumentato le tasse senza essersi per nulla preoccupato di tagliare le spese del carrozzone comunale. «Ritengo che, complici le lunghe nottate in consiglio - la stilettata di Maran -, il consigliere abbia dato una lettura superficiale del bilancio, attribuendomi legittime spese di altri assessori e fonti di bilancio vincolate a bandi europei». E così risulterebbe che «tutte le voci riportanti in spesa corrente incarichi e collaborazioni professionali nei settori del mio assessorato sono state azzerate producendo un risparmio, rispetto al previsionale del 2011, di 626mila euro». Con unavvertenza. «Unica voce - aggiunge Maran - che può essere interpretata come consulenza a un prima lettura è quelle nel settore ambiente indicata come prestazioni professionali e specialistiche da 130mila euro. Questa spesa, però, come detto anche in commissione Bilancio, va a finanziare la prosecuzione dello studio sulle vasche di laminazione contro le esondazioni del Seveso affidato a MM (società al 100 per cento comunale) in continuità con lincarico dato dalla precedente amministrazione». E poi «anche in conto capitale non vi sono spese per incarichi e collaborazioni professionali del mio assessorato (non ve ne erano nemmeno nel 2011). Morelli potrebbe inoltre aver interpretato come mie spese 24.
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