Una brutta storia, quella che arriva da Milano. Brutta perché le truffe sono sempre reati odiosi, ma in particolar modo quando hanno come obiettivo le persone più indifese, come anziani e malati.
In un condominio di corso Monforte, in pieno centro, abita una docente universitaria, consulente della procura, separata, affetta da una malattia degenerativa che la costringe a cercare un aiuto in casa. Una necessità resa ancora più impellente dalla presenza dell'anziana madre e di una zia che abitano nell'appartamento adiacente, entrambe bisognose di assistenza.
La professoressa si era rivolta a una signora ucraina, assunta prima come colf e poi come badante per 2.500 euro netti al mese, cifra a cui aggiungere vitto e alloggio. La badante però, non accontendandosi di un salario che pure era superiore ai parametri del mercato, ha deciso di "arrotondare" nel modo più scorretto: approfittandosi della debolezza di tre donne che, per diverse ragioni, si trovavano a dipendere dal suo lavoro.
Così la badante è riuscita prima a far assumere anche il cugino, chiamato dall'Ucraina e assunto come collaboratore familiare, poi a far trasferire in casa della professoressa un numero ancora imprecisato di parenti e familiari. Una situazione che si è protratta per mesi, durante i quali la colf è riuscita a sottrarre alla sua datrice di lavoro una somma non inferiore a cinquantamila euro. Tra richieste di soldi per non meglio specificati lavori per la casa e assegni estorti all'anziana zia e subito spesi in capi d'abbigliamento di lusso, le tre donne si sono viste sottrarre cifre sempre più ingenti, fino a che un riavvicinamento dell'ex marito della professoressa non ha fatto scattare le indagini della Polizia.
Anche per gli uomini del commissariato di Scalo Romana non è stato facile intervenire: la zia ultraottantenne a cui sarebbero stati estorti gli assegni - nel frattempo ricoverata in una casa di riposo - non ricordava di averli firmati.
Inoltre non è stato facile licenziare tutti i parenti della badante, nè allontanare gli "occupanti" dell'appartamento di corso Monforte. Ora l'ucraina è irreperibile, e si ipotizza che possa aver fatto ritorno al suo paese d'origine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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