Atm cambia gli orari e il metrò rallenta Fi: "Così tutti in auto"

Riviste le fasce di punta e allungate le attese Il Pd: «Allarme smog? Poi si tagliano i mezzi»

Atm cambia gli orari e il metrò rallenta Fi: "Così tutti in auto"

Milanesi, abbonati, pendolari attenzione, tra tre giorni cambiano gli orari della metropolitana. Tra cinque quelli dei mezzi di superficie. Nello specifico vengono rimodulate parzialmente le fasce considerate di punta nei giorni feriali e si allungano i tempi di attesa di tutti i mezzi, in superficie e sottoterra.

Una notizia che arriva all'indomani del debutto della nuova Area C, che ha fissato regole molto più stringenti per l'ingresso nel centro storico. Solo lunedì infatti si sono registrati oltre 3000 milanesi che possiedono auto gpl o metano e che da due giorni pagano l'ingresso nella cerchia. Vietato invece l'ingresso ai diesel euro 3 e 4 senza filtro. Non solo, secondo la fotografia dell'Istat 2016 sugli spostamenti casa lavoro degli italiani, pubblicata ieri dal Sole24Ore, solo un italiano su dieci si reca ogni mattina a piedi al lavoro. Il 75% degli italiani ci va in auto, solo il 4% con i mezzi pubblici. Percentuale che rischia di diminuire ulteriormente nella nostra città, se si continuerà a tagliare sul trasporto pubblico.

Nel dettaglio il nuovo orario di Atm prevede per le tre linee della metropolitana, nei giorni feriali, lo spostamento dell'orario di punta dalle 9,30 alle 9,15 con un allungamento di due minuti dei tempi di attesa. Tradotto: dal lunedì al venerdì sulle tre linee dopo le 9,15 i treni passano ogni 4 minuti anziché ogni 2. Solo sulla rossa dal lunedì al sabato viene anticipato l'orario serale dalle 22,30 alle 21,45. Da questo momento si aspetta il treno 8 minuti, invece dei 6 attuali. Sulle diramazioni Pagano-Bisceglie e Pagano - Rho Fiera si aspetta 16 minuti anziché 12. La domenica, dopo le 9 del mattino, i tempi di attesa si allungano da 6 a 8 minuti, e diventano 16 sulle diramazioni. Sulla gialla, invece, aumenta di 15 secondi la distanza tra i treni nei giorni feriali, fuori dalla fascia di punta, passando da 4 minuti e 45 secondi a 5 minuti e di 30 secondi il sabato e la domenica pomeriggio. Diminuisce la frequenza delle corse anche per 20 linee di autobus e 17 di tram. In pratica dal 20 febbraio la domenica passerà un autobus ogni 17minuti, al pomeriggio ogni 12.

Dal 9 gennaio però, ricorda l'assessore alla Mobilità del Comune Marco Granelli Atm ha anticipato l'orario di apertura della metropolitana alle 5,40, anticipo che vede 4200 passeggeri in più ogni mattina.

La scelta, illustrata nella seduta congiunta delle commissioni Mobilità e Controllo enti partecipati è quella «di tenere un servizio pubblico di qualità cercando di aiutare il più possibile i quartieri di periferia», ha spiegato l'assessore Granelli. Dal momento che la coperta è corta, il ragionamento, si è deciso di tagliare la frequenza dei treni per potenziare alcune linee nei quartieri periferici. Si parla di 18 linee (14, 35, 45, 46, 47, 50, 58, 63, 64, 70, 71, 73, 75, 77,80, 82, 86, 87) che interessano 35 quartieri.

Peccato che si tratti di una scelta che va in direzione opposta alle politiche ambientali intraprese dall' amministrazione all'indomani del debutto della nuova area C e mentre si preparano i rincari della sosta in tutta la città e i tagli ai posti auto in centro. «Non possiamo continuare a parlare di smog e di quanto sia nocivo per la salute, approvare misure che disincentivano il traffico privato e poi tagliare i mezzi pubblici» polemizza il presidente della commissione Mobilità Carlo Monguzzi (Pd).

«Noi siamo contrari a questi tagli anche negli orari non di punta, e soprattutto nelle domeniche. Perché diminuire il trasporto pubblico locale quando nel 2016 i passeggeri sono aumentati e quando si cerca di sconsigliare l'uso dell'auto?», si chiede il consigliere Fabrizio De Pasquale (Fi).

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