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Gli attori nelle piazze per raccontare la città

Concerti nei cortili e sui tram, incontri e conferenze al parco, ville e dimore aperte, mostre fotografiche in strada, rondini colorate al Castello: la cultura a Milano è sempre più «outdoor», immagine di una città che si piace e riscopre la voglia di mostrarsi e raccontarsi. E come se non bastasse da domani ci si mette pure il teatro, con la bella iniziativa «Identità Milano – Il teatro scende in piazza» per raccontare Milano a chi la abita, a chi la vive e a chi viene e va, realizzata da Comune di Milano, Teatro Scuola Paolo Grassi e Triennale nell'ambito del progetto Brand Milano. Il numero 7 la fa da padrone: 7 luoghi, 7 palcoscenici all'aperto, 7 giorni di spettacoli gratuiti (fino a domenica 1° giugno). Una location al giorno per un giro completo della città: si comincia da piazzale Teatro Arcimboldi (lunedì) e si chiude all'Arco della Pace (domenica), passando per via Ampère (martedì), piazza san Fedele (mercoledì), piazza Gae Aulenti (giovedì), piazza Duca d'Aosta (venerdì) e parco Solari (sabato), vere e proprie isole di spettacolo dove le esibizioni inizieranno appena dopo pranzo e si prolungheranno fino a sera con pochissime interruzioni, in un intreccio fra recitazione, danza, musica e performance con la direzione artistica di Massimo Navone e il coordinamento drammaturgico e registico di Giulia Valsecchi, Gabriele Gerets Albanese, Riccardo Mallus, Luca Rodella e Marina Spada. Ritmo serrato, dunque, all'ombra delle Torri sceniche progettate da Michele De Lucchi per la mostra «Identità Milano»: proprio dai temi identitari dell'esposizione (in Triennale fino al 2 giugno) è partita la sfida di comporre un racconto teatrale su Milano, raccolta dal gruppo di attori, danzatori, registi, autori, musicisti, filmmaker -la maggior parte con meno di 30 anni- che daranno vita al ciclo di spettacoli diffusi in città. Un racconto a più voci per una Milano che emerge dalla storia, si specchia e celebra le sue eccellenze: l'eroismo delle Cinque Giornate, la passione violenta e trascinante dei Futuristi, il canto doloroso e profondo di Alda Merini, il genio di Munari e Fontana, il cinema di Visconti e Antonioni, il carteggio di Paolo Grassi e Giorgio Strehler, le «giullarate» di Dario Fo e Franca Rame.

Accanto ai giovani artisti ci saranno noti portabandiera del teatro milanese come Giovanna Bozzolo, Paolo Cosenza, Claudio Lobbia e Luciano Mastellari. C'è anche un concorso: il miglior video sulla settimana verrà premiato con la partecipazione gratuita a un corso «Summer School 2014» della Paolo Grassi.

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