Autovelox, una batosta: 291mila multe in 2 mesi

Circa la metà delle sanzioni registrate sul cavalcavia del Ghisallo Da marzo prelevati così 12 milioni di euro dalle tasche dei milanesi

Una valangata di multe grazie ai sette nuovi autovelox voluti dall'Amministrazione comunale: 291mila in appena 50 giorni. Circa 6mila al giorno, 5,830 per la precisione, se fossero state divise equamente. E per importi che vanno dai 28 euro ai 1094. Quindi anche una marea di quattrini recuperati dal Comune in meno di due mesi: se calcoliamo solo la multa più bassa, 41 euro che con la decurtazione del 30% scende a 28, sono circa 12 milioni di euro in due mesi. Il doppio di quanto a guadagnato Sergio Marchionne, l'ad dell'ex Fiat, nel 2013. E per gestire una tale mole di multe sono al lavoro una quarantina di agenti della Polizia locale: mentre arrivano richieste di intervento per il degrado da molte zone dalla città, loro costretti a stare lì a contare sanzioni e soldi. Il gruppo di Forza Italia in consiglio comunale ha già annunciato battaglia sul tema degli autovelox: per le prime sedute del Consiglio è già pronto un ordine del giorno per chiedere di annullarle per riposizionare meglio sia apprecchi che segnaletica. Riccardo De Corato, FdI, ha etichettato gli autovelox come un sistema usato solo per fare cassa dall'attuale giunta sottolineando inolte che «In base al rapporto Istat/Aci, nel 2010 Milano aveva registrato un netto calo degli incidenti stradali passando dai 13.584 del 2008 ai 12.085 del 2010 con il tasso di mortalità più basso d'Italia, lo 0,5%». Il Comune però è contento: «Dall'analisi progressiva dei dati nel periodo emerge chiaramente un calo nelle contravvenzioni, confermando così la previsione espressa dopo la prima pubblicazione dei dati - ha scritto Palazzo Marino - se infatti nella settimana dal 16 al 22 marzo la media giornaliera era stata di 9.172 multe, dal 10 marzo al 28 aprile, 50 giorni, la media giornaliera scende a 5.830, con un significativo -36,4%, grazie anche alla maggiore attenzione degli automobilisti lungo questi percorsi». Il Comune si rallegra, ma l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli non è ancora pago: «I dati confermano quanto previsto, ossia il calo fisiologico del numero delle violazioni già a partire dalla terza settimana dalla collocazione degli autovelox - commenta - continua però a essere troppo alto il numero delle infrazioni per la sicurezza in queste strade urbane e soprattutto resta troppo alta la velocità dalle auto. É necessario mantenere alta la soglia di allarme».

L'autovelox responsabile di una vera strage è quello sul cavalcavia del Ghisallo: ha prodotto 126mila contravvenzioni. Sapendolo, il Comune ha specificato che gli apparecchi sono ben visibili: «Tutti gli autovelox sono segnalati in modo visibile oltre che da regolari cartelli previsti dal codice della strada con un pannello giallo. In particolare 800 metri prima dell'autovelox posto sul cavalcavia del Ghisallo vi è un pannello a messaggio variabile sul quale a intervalli regolari compare la scritta attenzione autovelox». Ecco invece le multe date dagli altri: in via Chiesa Rossa 5.583, in viale Famagosta 31.715, in viale E. Fermi 49.011, in via dei Missaglia 19.471, in viale Palmanova 38.788 e in via Parri 20.972.

Sul cavalcavia si registrano anche i picchi più alti di velocità: da marzo, con punte di 191 chilometri orari, ad aprile con 164. Comunque la velocità dei milanesi resta alta: la velocità media è di 85 chilometri orari dove il limite è di 70 e di 65 chilometri orari dove il limite è di 50.

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