Chiara Campo
«Valutazione negativa» sugli Oh Bej Oh Bej in piazza Castello - ma il parere non è vincolante, la fiera si terrà ancora sotto la Torre del Filarete dal 5 al 9 dicembre - e la richiesta di «procedere fin da subito alla pianificazione dell'edizione 2020 in piazza Sant'Ambrogio». Il Municipio 1 aveva lanciato un avviso di sfratto già l'anno scorso e questa volta la giunta, insieme al parere negativo, trasmette al Comune anche un aut aut. La Zona rimarca che «sono venute meno dal molto tempo le ragioni del trasloco in piazza Castello», nel 2006 la fiera lasciò la storica sede per i cantieri del parcheggio interrato, e oggi Sant'Ambrogio «si presenta completamente riqualificata e a vocazione pedonale». Piazza Castello peraltro, tornano a sottolineare il presidente Pd Fabio Arrigoni e gli assessori di maggioranza nella delibera, «va valorizzata come spazio prevalentemente turistico e monumentale, senza installazioni invasive». La fiera «ha assunto negli anni proporzioni eccessive arrivando a 350 postazioni in cui le merceologie si ripetono più e più volte rendendo l'evento ripetitivo e privo di una caratterizzazione storico-culturale», anche per il 2019 «sono incluse categoorie che si era già chiesto di escludere, come altre merceologie e panini e bibite». Da qui la sollecitazione a ripensare da subito al ritorno nel luogo della tradizione, anche con una fiera in forma ridotta ma di qualità: «É necessario - scrivono - strutturare un evento filologicamente coerente con la storia degli Oh Bej recuperando la collocazione originaria, riducendo la fiera a un numero contenuto di postazioni (lungo la parte fronte caserma fino a largo Gemelli e lungo lo stradun a ovest della basilica) e valorizzata da una opportuna direzione artistica e culturale dell'evento». In una fase transitoria «si potrà tenere in vita un evento simile tra piazza del Cannone e viale Gadio, nel weekend precedente al Ponte dell'8» ma «va previsto in ogni caso l'abbandono di piazza Castello».
E al Dal Verme da tradizione il 7 dicembre il sindaco consegnerà gli Ambrogini 2019. Sono 177 in totale le candidature: 108 a persone fisiche, di cui 28 donne (4 alla Memoria) e 80 uomini (14 alla Memoria), e 69 ad associazioni, gruppi o imprese. Nella rosa (tra gli altri) Mahmood, Manfredi Catella, Danilo Gallinari, le Vibrazioni, la «Ditta Guenzati», Fratelli Zucchi, Farmacia Europa proposti da Fi, Cini Boeri, Giorgio Galli, Ricky Gianco e Antonio Scurati dal Pd, Mogol, Mario Giordano, Claudio Trotta e Alfonso Signorini dalla Lega, Lella Costa e il Terzo reparto Mobile della Polizia di Stato dalla lista Sala.
In lista per la Medaglia alla Memoria Andrea Pinketts, Filippo Penati, Giorgio Squinzi, Giuseppe Meazza e la fondatrice di Emergency Teresa Sarti Strada proposta dall'assessore radicale Lorenzo Lipparini (che candida anche il gruppo degli Angeli dei Navigli che con Simone Lunghi recupera bici e rifiuti nei canali). La rosa dei premiati sarà votata a metà novembre. Nel 2018 i candidati erano 135, quarantadue in meno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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