Baby-calciatori No alla stangata sul tesseramento

«Non si possono penalizzare così le società calcistiche, rischiamo di vanificarne l'obiettivo primario che è quello di avvicinare i giovani allo sport».
Così l'assessore regionale allo Sport, Antonio Rossi, commentando la notizia dell'aumento del costo del tesseramento per le società calcistiche dilettantistiche giovanili che, in Lombardia, ha messo sul piede di guerra oltre 1.500 club intenzionati a firmare una petizione rivolta alla Federazione gioco calcio. L'aumento del costo del tesseramento, moltiplicato per le miglaiia di giocatori in erba, costituisce una cifra importante in grado di piegare i bilanci di molte società.
«Bene ha fatto - ha aggiunto Rossi - il presidente del Comitato regionale Lombardia, Felice Belloli, a scendere in campo per difendere le nostre società; l'aumento dei costi a carico dei club, specialmente in un momento difficile come questo, rischia di mandare in crisi le società stessa e infliggere un colpo letale al mondo dilettantistico».


L'assessore Rossi si è complimentato inoltre con il presidente dell'Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi, che «sta portando avanti la battaglia per lo svincolo automatico dei giocatori dilettanti a 18 anni, cancellando il vincolo che oggi è fissato a 25 anni».

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