A pensar male si fa peccato. Ma i precedenti del Carnevale o dell'Arena civica dicono che qualche volta ci si azzecca. A febbraio un bando lampo da 270mila euro finì a favore di una cordata di associazioni guidata dall'Arci, tra i main sponsor della campagna per Pisapia. Il pasticciaccio dei concerti estivi all'Arena - un'assegnazione frettolosa e discutibile - oltre ad aver fatto saltare la rassegna al parco Sempione potrebbe finire con un risarcimento del Comune al secondo classificato che ha fatto ricorso al Tar (la sentenza è attesa a novembre). Ora, oltre che nel merito destano qualche sospetto i tempi dei nuovi bandi-lampo pubblicati dal Comune negli ultimi giorni. Guai a dormire ad agosto, si tratta di cifre molte alte mese a disposizione delle associazioni, ma i tempi per depositare le offerte scadono il 31 agosto. Come il progetto «Pedibus», pubblicato sul sito internet dal primo al 31 agosto, il bando da 185.250 euro (l'80 per cento da fondi nazionali) vuole individuare «soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali nel settore dei servizi all'infanzia». In pratica, dovranno accompagnare i bambini a piedi nel tragitto da casa a scuola. Un contentino alle famiglie a cui, sempre con un blitz estivo, la giunta Pisapia ha deciso di tagliare drasticamente il servizio scuolabus da settembre, molti lo scopriranno solo al rientro, anche chi aveva messo come prima scelta un istituto più lontano da casa sapendo di poter contare sul bus. Ma il prelievo dei bimbi è garantito a chi dovrebbe prendere almeno tre mezzi pubblici per raggiungere la scuola, a chi ne dovrà cambiare «solo» due il Comune offre piuttosto la tessera Atm a bambino e genitore. Peccato che chi chiede lo scuolabus - appunto - spesso lavora e non ha la possibilità di portare il figlio in classe. «L'ultima forma di apartheid sarà inaugurata a settembre dalla giunta Pisapia - esagera il consigliere regionale leghista Davide Boni -, quando vedremo i bimbi rom salire sugli scuolabus e fare ciao con la manina ai coetanei milanesi. Milano come il Sudafrica, ma qui i discriminati siamo noi. Ci sono centinaia di piccoli Comuni che compiono enormi sacrifici pur di mantenere il trasporto scolastico». Milano invece preferisce investire quasi 200mila euro nell'alternativa Pedibus. Attendendo di conoscere verrà gestita da associazioni «amiche», le famiglie sperino in un inverno poco piovoso.
É di quasi 800mila euro (per l'esattezza 762.500, sempre con l'80% di fondi nazionali) il bando aperto a soggetti del terzo settore per «favorire l'integrazione degli alunni stranieri ed evitare la dispersione scolastica». Le ripetizioni per i bimbi extracomunitari: in questo caso c'è tempo fino al 14 settembre per depositare l'offerta. Scade sempre a fine agosto invece il cofinanziamento da 437mila euro per i Consigli di zona dei ragazzi e delle ragazze. Anche se in tempi di ristrettezze forse le famiglie avrebbero preferito un investimento più corposo sullo scuolabus invece che nella formazione di baby politici.
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