Bando per i cantieri M4: inseriti i negozi falliti dimenticati quelli aperti

Dal Comune fondi per gli esercizi in crisi Ma la lista dei destinatari è piena di errori

Marta Bravi

I numeri pari sì, i dispari no. Inseriti nell'elenco le attività fallite e dimenticate quelle ancora aperte. E ancora negozi a distanza di pochi passi l'uno dall'altro trattati in modo diverso. Anche se accomunati dallo stesso problema. Sono diversi gli errori e le incongruenze nel bando dell'assessorato al Commercio di Palazzo Marino per il sostegno alle imprese danneggiate dai cantieri di M4. Nel bando per la «concessione di contributi in parte corrente a sostegno delle micro e piccole imprese situate in aree che subiscono l'influenza dei cantieri per la realizzazione di M4», sono stati inseriti nell'elenco (allegato B) due attività che hanno chiuso i battenti da anni: Giocolandia ha chiuso un anno fa, La casa delle fate, due anni fa. Mentre i negozi di via Lorenteggio sul lato dei civici dispari sono stati dimenticati in 4.

In palio 750mila euro per «le micro e piccole imprese commerciali ubicate presso i fronti stradali direttamente affacciati sui cantieri che nel 2017 hanno subito/stanno subendo il maggior disagio, individuati congiuntamente ai tecnici dell'area Mobilità». Previste dunque agevolazioni finanziarie per le spese relative alla gestione dell'esercizio come bollette, tributi locali, rate di mutuo e leasing, spese per il personale per un massimo di 10mila euro per ogni singola impresa e non oltre l'80 per cento del totale della spesa sostenuta.

Bene, il negozio di telefonia all'angolo con via Tolstoj, la profumeria di Lorenteggio e due bar, di cui uno all'angolo con via Vignoli sono furibondi per questa esclusione apparentemente immotivata. «Siamo stati esclusi dal bando e non capiamo assolutamente perché: i nostri colleghi a fianco e di fronte sono nell'elenco e noi no. Eppure subiamo lo stesso danno per i cantieri». La profumeria stima una perdita degli introiti del 30 per cento rispetto allo scorso dicembre: «Da quando è stata soppressa la fermata della 61 per me è un disastro. Non c'è più passaggio. Coem se non bastasse dalla riapertura del tratto di Lorenteggio tra piazza Frattini e via Tolstoj le macchine non si possono più fermare e la gente decide di fare shopping altrove». Stesso discorso per il negozio di telefonia all'angolo con via Tolstoj: «Da noi gli affari sono calati del 40-50 per cento e adesso ci ritroviamo esclusi dal nuovo bando. A differenza dei nostri colleghi, ma perché? Siamo tutti nella stessa situazione. Abbiamo anche scritto una mail al Comune ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta». In difficoltà anche il titolare del bar all'angolo con via Vignoli: «Qui è un disastro - attacca il titolare - non passano più i mezzi e da quando è stata riaperta la via al traffico nessuno si ferma più, prima almeno c'era modo di parcheggiare le auto e fermarsi la bar».

Il presidente di Ascoloren Gaetano Bianchi sottolinea le incongruenze del bando: «Ma è possibile che gli uffici inseriscano due negozi che sono chiusi da anni e che trattino

diversamente gli esercizi commerciali a seconda dei civici? Prenderemo provvedimenti al più presto. Gli affari non sono mai andati così male negli ultimi trent'anni, ma non possiamo permettere che via Lorenteggio muoia».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica