Bianchi, la bici del «Pirata» apre un caffè in San Babila

Bianchi, la bici del «Pirata» apre un caffè in San Babila

Caffè lungo e pedalare. Non è un modo di dire e nemmeno una minaccia a fare passi lunghi e ben distesi ma l'esatto contrario: qui l'accoglienza è un segno distintivo, un vero e proprio marchio di fabbrica.

Con il primo «Bianchi Cafè & Cycles», aperto ieri pomeriggio nella centralissima via Cavallotti, a due passi da piazza Duomo e San Babila, il noto marchio di biciclette che fu di Fausto Coppi e Felice Gimondi, Gianni Bugno e Marco Pantani, «vuole proporre uno stile Bianchi in un ambiente particolarmente creativo e di forte personalità», per usare le parole di Salvatore Grimaldi, presidente e proprietario di questo gioiello di creatività italiana, che dalla Puglia - negli anni '50 - si è trasferito in Svezia e ha fatto fortuna, arrivando a creare molte cose di successo, tra cui il gruppo Cyclieurope, oggi la più importante holding mondiale nel settore del ciclismo, di cui fa parte appunto Bianchi.

«Trattandosi di un ritorno alle origini - ha raccontato Grimaldi - avevamo pensato di aprire il Bianchi Café nella stessa via Nirone dove si trova la sede storica dell'azienda. Ma la città è cambiata, non sarebbe stata una scelta felice: abbiamo così deciso di portare Bianchi nel cuore di Milano, fieri del nostro marchio e sicuri che questo locale diventerà un crocevia della vita meneghina».

Oltre 400 gli invitati ieri sera al dinner party inaugurale al quale Davide Oldani, noto chef con una spiccata passione per il ciclismo, ha riservato piatti ricercati, per una serata davvero glamour, senza mancare di tirare le orecchie al Comune che secondo lui «crede ancora troppo poco nella mobilità su due ruote. Poche sono le piste ciclabili, ma spero che Expo cambi qualcosa».

L'apertura del locale a due passi dal quadrilatero della moda, rappresenta per l'azienda di Treviglio un punto di svolta nel progetto «Bianchi Café & Cycles», partito in Svezia nel 2010 (adesso ce se ne sono quattro) e oggi presente anche a Tokyo e destinato ad espandersi: prossima tappa, Londra. Un modo per valorizzare il made in Italy: dalla bicicletta, al cibo, arrivando ai vini del Belpaese. In questo spazio commerciale di oltre 570 mq, sviluppati su più livelli, con un'accogliente e suggestiva area all'aperto, si può trovare un negozio di biciclette (piano terra) che sarà diretto da Alessandro Konrad Iarussi, cantautore, attore, avvocato mancato e cicloamatore convinto; un'altra area lounge (piano superiore); Vip lounge (60 mq) per incontri riservati e cucina a vista (piano inferiore).

Gli orari di apertura, sono tutto un programma. Nel senso che «si pedala» dalle 6.30 a mezzanotte sette giorni su sette. «Vogliamo che la nostra clientela veda in questo spazio il luogo ideale per trascorrere un po' di tempo della loro giornata - ha spiegato Diego Panizza, manager del Café & Cycles -. Qui si possono fare buoni incontri, brindare a nuove intese, e apprezzare la qualità della nostra cucina e delle nostre materie prime.

O più semplicemente, cominciare una giornata di lavoro con delle buone paste, che ogni mattina arrivano direttamente dalla rinomata pasticceria Poldo di Genova. Senza dimenticare un buon caffè, simbolo della migliore tradizione italiana».

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