Bici elettriche: «Stalli salvi Ma il servizio costa troppo»

Il Comune: non è prevista l'abolizione di 70 stazioni Il fornitore chiede garanzie sul futuro del BikeMi

Cristina Bassi

Se le bici elettriche del BikeMi saltano, scompaiono anche 70 stazioni di prelievo. Si tratta di oltre un quarto di tutti i punti di noleggio, quindi la loro cancellazione metterebbe a rischio tutto il servizio. L'ipotesi, anticipata da Repubblica, ha scatenato le proteste degli utenti delle due ruote gialle e rosse. Proprio ieri si è discusso della questione in due sedi. Da una parte in Commissione trasporti, dove l'assessore alla Mobilità Marco Granelli ha fatto il punto anche sul BikeMi elettrico. Dall'altra in un incontro fra Atm, gestore del servizio, e Clear Channel, fornitore.

Non è prevista - spiegano all'Assessorato - l'eliminazione delle 70 stazioni, che sono di proprietà del Comune. Nelle scorse settimane si era discusso del fatto che Palazzo Marino volesse far saltare le mille biciclette a pedalata assistita, che hanno un costo di oltre un milione di euro l'anno: troppo elevato. Il rischio sembra al momento rientrato. Ieri Granelli ha ribadito la volontà del Comune di continuare a fornire il servizio di bike sharing elettrico. Tuttavia chiede una maggiore chiarezza sui conti, per poi cercare una strada per pagare un po' meno la rete delle bici rosse. Nessun colpo di spugna, insomma, ma lo studio di un servizio «meno impattante», seppur di qualità.

Il gestore resterà Atm e il fornitore attuale è considerato in pole position. Servirà però trovare tecnologie e sistemi alternativi grazie ai quali ridurre gli esborsi a carico del Comune. In questo senso Palazzo Marino, oltre a verificare le voci di spesa e a chiedere a Clear Channel maggiori ragguagli e soluzioni nuove, è pronto a valutare le proposte degli operatori interessati alla piazza milanese. Esattamente allineata alla politica dell'Amministrazione anche Atm.

«L'incontro con l'Azienda dei trasporti è andato bene - spiega invece Sergio Varrecchia, responsabile bike sharing di Clear Channel Italia -. Sul tavolo sono stati messi alcuni problemi relativi all'analisi dei costi e Atm ci ha chiesto cosa sia possibile fare per ridurre le spese di gestione». L'Azienda si confronterà con l'Assessorato, poi a breve ci sarà un nuovo incontro. Ieri comunque nessuna decisione è stata presa. Si studiano appunto le vie per rendere le bici elettriche più sostenibili. Il taglio degli stalli è tra queste? «Nell'unico contratto del bike sharing elettrico - sottolinea Varrecchia - rientrano mille biciclette, 70 stazioni e una centrale di ricarica. Sono stati introdotti insieme, fanno parte del medesimo pacchetto». Il contratto è partito a maggio 2015, con Expo, ed è stato prorogato di un solo mese: fino al 31 maggio. Va da sé che se non verrà rinnovato, i 70 punti di prelievo salteranno insieme al resto. «L'ipotesi del mancato rinnovo a oggi pare però scongiurata - continua il manager -. Il Comune ha spiegato di voler prolungare il servizio per un altro anno».

Anche Clear Channel ha una richiesta: «Vorremmo conoscere quali prospettive ci sono per il futuro del BikeMi, da qui a due anni. Decideremo di conseguenza i nostri investimenti. Ad esempio, è allo studio un nuovo software per migliorare il servizio, ma occorre avere la garanzia di un'evoluzione».

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