Il bike sharing cala il poker Pronte le bici del Politecnico

«Bitride» schiera una flotta elettrica di oltre 300 unità Si ricarica pedalando e non ci saranno stazioni fisse

Antonio Ruzzo

Bici che vanno e bici che arrivano. E così mentre la società cinese Gobee, che aveva portato il suo bike sharing a Roma, Torino e Firenze, annuncia la «ritirata» perchè in Italia ci sono troppi vandali, a Milano arriva una quarta società che proporrà tra poche settimane di pedalare sulle proprie bici in affitto. «Bitride» è un progetto che nasce con il Politecnico di Milano in collaborazione con Vodafone, che ha curato il sistema telematico e localizzazione satellitare, e con Zehus che ha sviluppato il motore elettrico. Un piano che porterà in città (in due fasi) circa 300 biciclette finanziato con 2,5 milioni di euro dal programma Horizon 2020 della Comunità Europea.

Il Bike-sharing a Milano ormai è una realtà consolidata. BikeMi, il servizio di Atm che parecchi anni fa ha aperto la strada, oggi conta infatti più di 4500 bici sparse nelle oltre 280 stazioni cittadine. Una vera e propria «rivoluzione» della mobilità che ha visto dal 2009 ad oggi un trend di crescita costante sia per gli abbonamenti passati dagli 8mila400 del 2009 agli oltre 59mila dello scorso anno, sia per quanto riguarda i prelievi che sono passati, sempre nello stesso periodo, da 88mila a oltre 2milioni200mila. Ma non solo BikeMi. Il laboratorio milanese della ciclabilità condivisa ha infatti visto più di recente, scendere in strada altri due operatori, privati, entrambi cinesi, Mobike e Ofo. Due società fondate a Pechino anche loro in crescita rispettivamente con 12mila e 4 mila bici che girano per la città e che offrono i servizi di bike sharing in «free floating», cioè senza la necessità di utilizzare le rastrelliere per posteggiare i mezzi a fine utilizzo. Le bici non hanno stazioni fisse, si prenotano e si sbloccano tramite una «app» e si possono lasciare dovunque. Gioie e dolori. Perchè la comodità è enorme ma anche a Milano si è cominciato a dover fare i conti con l'inciviltà dei clienti, con bici abbandonate un po' ovunque, nascoste nei cortili di casa, distrutte e lanciate nelle acque dei Navigli. Che è poi il motivo principale per cui la start up di Hong Kong Gobee ha alzato bandiera bianca.

Però a quanto pare il bike sharing funziona e così a Milano fa «poker» con Bitride che si prepara al debutto. Subito due mesi di sperimentazione con 50 mezzi destinati di studenti e docenti del Politecnico e poi via al servizio vero e proprio oltre 300 bici nel centro di Milano. Il progetto è davvero innovativo anche dal punto di vista tecnico perchè utilizza un motore elettrico che autoricarica le batterie pedalando e non ha bisogno di una rete elettrica per il rifornimento. Le bici sono quindi a completo «impatto zero» e non sono necessarie soste alla rastrelliera. Non solo.

La «app» con cui si gestiscono prenotazioni e prelievi oltre ad avere una funzione di antifurto permettono di «premiare» chi posteggia la bici in modo da non dar fastidio e di favorire il cliente che verrà dopo e di «punire» che invece la abbandona dove capita o la maltratta.

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