Chiara Campo
L'ex vicesindaco Francesca Balzani, sponsorizzata da Giuliano Pisapia, ci aveva giocato un buon pezzo della campagna per le primarie 2016 contro Beppe Sala, andata poi a finire come sappiamo. E mentre l'ex sindaco ora si candida a diventare nuovo leader della sinistra oltre il Pd, Sala ieri si è tolto forse qualche sassolino andando a svelare il flop del Bilancio partecipativo, chiuso a fine 2015 e tanto osannato dal tandem Balzani-Pisapia durante la sfida elettorale. Il sindaco ha presentato con l'assessore radicale Lorenzo Lipparini la seconda edizione di quel progetto che vede il Comune mettere a disposizione fondi per progetti votati e scelti dai singoli Municipi. Ma i soldi si sono dimezzati, solo 500mila euro a zona invece di un milione. Quattro milioni e mezzo in tutto invece di nove. E «non è un problema di Bilancio - ha precisato subito Sala -. Abbiamo deciso di fare di meno, ma dando la garanzia che arriveremo a realizzare tutto. Il bilancio partecipativo è stato importante dal punto di vista della partecipazione, ma con una serie di progetti che poi fanno fatica a venire avanti. É stato un primo tentativo, con luci e ombre. Le intenzioni sono state buone ma c'è da recuperare tanto che è rimasto indietro dal precedente bilancio, si è scaricato poco a terra. Faremo tutto, anche se in ritardo, ma se avessimo aggiunto ancora la stessa cifra avremmo ingolfato la macchina».
Su sedici macroprogetti (per alcunezone ne erano stati accolti più di uno, con una copertura parziale) sono ben dodici quelli che non risultano nemmeno iniziati. A buon punto ci sarebbero solo un intervento su Rimembranze di Lambrate e le «aule da sogno», l'insonorizzazione dell'istituto scolastico Cavalieri di zona Sant'Agostino. La nuova edizione è stata battezzata «Dall'idea alla città» e si svilupperà in quattro fasi. A settembre i milanesi potranno avanzare le proposte, si passerà ad un prmo voto on line degli utenti, tra novembre e febbraio valuterà la fattibilità delle più supportate e a marzo 2018 scatterà il voto sulla sito www.bilanciopartecipativomilano.it per arrivare alla lista di quelle su cui palazzo Marino investirà davvero. Sono previsti due bonus: uno sul principio dell'accessibilità ai disabili e uno assegnato ai nove presidenti di Municipio.
«Forti del disastroso risultato della prima edizione - ironizz la consigliera di Forza Italia Silvia Sardone - Sala ripropone il Bilancio partecipativo senza aver ancora concluso i vecchi progetti. I promotori delle iniziative che hanno vinto il bando del 2015 si stanno lamentando da mesi in tutte le zone, denunciando aggiornamenti inesistenti, incredibili lentezze e vere e proprie prese in giro da parte dell'amministrazione. Altro che partecipazione, il bilancio Pisapia-Balzani è stato solo una mega presa in giro».
E Sala ieri è stato contestato in Galleria da una cittadina su un altro manifesto-spot della campagna contro Stefano Parisi. Gli «80 progetti in 40 quartieri», raccolti facendo campagna nelle zone e messi nel programma elettorale. «In via Andrea Doria aspettiamo almeno un ciuffo d'erba, non è arrivato neanche quello, era in cima a quel programma» lo ha attaccato Luisa Dapri del comitato Amici del Comitato Doria.
«In questo momento la macchina è un pò ingolfata - ha ammesso Sala -. Ci arriveremo, siamo in ritardo un pò su tutto. Abbiamo in partenza voluto dare attenzione progettuale al tema periferie e siamo rimasti indietro sul resto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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