Bisticcio su Aler fra le «assessore» di Regione e Palazzo Marino

Si scaldano gli animi fra Comune e Regione sulla situazione di Aler, al centro di una situazione finanziaria e gestionale a dir poco critica. È l'assessore regionale Paola Bulbarelli a chiamare in causa il Comune, dopo le dichiarazioni dell'omologa di Palazzo Marino Daniela Benelli. «Il Comune dica ufficialmente come la pensa» ha intimato Bulbarelli commentando le dichiarazioni rilasciate da Benelli ieri mattina al convegno dell'associazione «Abitando Erp». Bulbarelli ha riferito di dichiarazioni che le sono state riferite. Parole di questo tenore: «AlerMilano è una gabbia per topi e il Comune sta cercando il modo per sfilarsi». «Perché - ha chiesto - non sono state pronunciate davanti al presidente Maroni e al sindaco Pisapia durante l'incontro in cui si è deciso di dar vita alla nuova società»? «Che nuovo rapporto può nascere - chiede Bulbarelli - se questa è la base di partenza»?. Benelli ha smentito: «L'assessore Bulbarelli - ha replicato - avrebbe potuto chiamarmi per chiedermi direttamente cosa era stato detto durante l'incontro di oggi, a cui non ha partecipato, invece che riportare in modo non corretto una mia frase. Per essere precisi, la frase esatta che ho pronunciato è stata “Il Comune di Milano si sente come in una trappola per topi, una situazione da cui è necessario uscire”. E il senso di questa frase non è né più né meno di quello che andiamo dicendo da mesi e che ha portato alla scelta di studiare una nuova società di gestione, che, come sottolineato anche dal presidente Maroni, faccia voltare pagina».

«Il rapporto con Aler non funziona - ha concluso - ed è dunque necessario, così come stiamo facendo, trovare una soluzione migliore e condivisa a tutela di chi vive nei quartieri popolari». Insomma, al di là del bisticcio sulle dichiarazioni, il problema resta.

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