Un senegalese e una giovane argentina, scoperti a vivere di espedienti al Terminal 1 dell'aeroporto di Malpensa, sono stati espulsi. A motivare la richiesta di espulsione avanzata al questore di Varese, sono stati in poliziotti della Polaria, sempre impegnati a svolgere controlli nei confronti di quelle persone che, senza alcuna giustificazione, gravitano nello scalo.
Il senegalese - noto alle forze dell'ordine, oltre che per furti di vario genere, anche per numerosi atti di intemperanza derivanti dal fatto che è spesso ubriaco - dopo essere stato trattenuto in un Cie (Centro di identificazione ed espulsione) in attesa di un documento di identità, è stato rimpatriato al paese di origine grazie al rilascio di un documento di viaggio rilasciato dal suo consolato, grazie alle motivate sollecitazioni del personale della Polaria.
Analogo provvedimento di espulsione è stato emesso sempre dalla questura di Varese nei riguardi un'argentina irregolare nello spazio Schengen e approdata circa due mesi fa allo scalo varesino, dove aveva fissato la sua temporanea dimora dopo un periodo trascorso regolarmente in Spagna. Gli accertamenti condotti dagli uomini della Polaria con i colleghi della polizia spagnola hanno appurato che la donna era titolare di un permesso di residenza nel frattempo scaduto. Nella giornata di ieri la giovane, in possesso di passaporto argentino, è stata quindi accompagnata dalla polizia di frontiera all'aeroporto di Fiumicino, dov'è stata imbarcata sul volo diretto a Buenos Aires.
«Apprendo con piacere la notizia dei recenti provvedimenti di espulsione accolti dal questore di Varese, riguardanti due extracomunitari che gravitavano nello scalo di Malpensa vivendo di espedienti» ha commentato Riccardo De Corato, ex vicesindaco di Milano e capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale in Regione Lombardia.
«La situazione in cui versano gli scali aeroportuali e quelli ferroviari è stata al centro di continue e ripetute mie segnalazioni che denunciavano il degrado più disparato, dai bivacchi notturni ad atti di criminalità, passando per atti osceni di varia natura - continua De Corato -. Mentre a Malpensa sembra che, anche grazie alle mie segnalazioni spesso documentate fotograficamente, qualcosa inizi a muoversi, dall'aeroporto di Linate non paiono arrivare segnali in tal senso: quando il questore di Milano prenderà provvedimenti? Come si può permettere che la prima cosa che chi giunge a Milano vede sia una forte situazione di degrado?».
«Non è accettabile che vengano tollerate immondizia, sporcizia, puzza di escrementi e gente che bivacca seminuda - conclude il capogruppo
di Fratelli d'Italia in Regione -. Da Piazzale Cadorna a Linate, Milano vive immersa nel degrado. Anziché pensare solo ai profughi, Sala e le forze dell'ordine intervengano per risolvere il problema il prima possibile»..
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