Chiara Campo
Su un cartello tenuto in mano da una residente del quartiere c'è scritto a caratteri cubitali: «Alla Montello la cittadella della polizia, no immigrati». A parole aggiunge che non uscirà «più di casa, diventerà un inferno». Sullo striscione srotolato dai leghisti lo slogan cambia poco: «No clandestini alla Montello». Ore 11, via Caracciolo 29. Davanti alla caserma che da novembre ospiterà 300 profughi un centinaio di cittadini aspettano il segretario della Lega Matteo Salvini e il «colonnello» di Fdi Ignazio La Russa per un presidio di protesta. Monta la rabbia e continuano le petizioni per fermare il Comune e la prefettura. C'è la nonna che già pronostica: «I giardinetti diventeranno infrequentabili, queste persone bivaccheranno tutto il giorno al parchetto e non ci potrò più portare mio nipote». C'è l'anziana che abita in piazza Firenze da dodici anni e assicura che «è sempre stata una zona tranquilla, ora avremo paura a uscire di casa». Sono gli over 70 a sentirsi più fragili, e usare le parole più dure: «Perchè se parla d accoglienza non li ospita la Curia?», «un italiano sta dormendo da un anno sulla panchina, diamolo a lui un posto letto». Salvini arriva, parla al megafono e non ha bisogno d scalare il pubblico. «Il problema vero - attacca - è che l'Italia non fai respingimenti. La questione non è se metterli a Baggio o in piazza Firenze, bisogna impedire che arrivano a Milano, ormai siamo invasi, e siamo ad un livello di insicurezza tale per cui chi indossa la divisa, dagli agenti di polizia alla Marina militare, dovrà arrivare al punto di disobbedire a un ordine se è sbagliato, dovrò scegliere se fare lo scafista o iniziare a dire dei no. Io sento tanti poliziotti, militari e carabinieri che stanno dalla nostra parte, quando scenderanno in piazza avremo vinto la battaglia». Per ora, il piano di accoglienza prevede che i soldati di stanza alla Montello la sgomberino entro il 30 ottobre (andranno alla Santa Barbara) e al loro posto entrino circa 500 migranti. La data dello «sfratto» viene ripetuta dal colonnello che riceve per qualche minuto Salvini e La Russa. «Ho fatto il militare qui vent'anni fa, se dovrò tornare a passarci qualche notte non sarà un problema» stuzzica il segretario lumbard che invita la gente a tenersi pronta: «Pronti a bloccare le strade per impedire che diventi un centro di insicurezza, noi tra le guardie e i presunti ladri preferiamo le guardie. La gente perbene la prende sempre in saccoccia, se dobbiamo fermare il traffico creeremo mezz'ora d disagio ma eviterete di subirlo voi per i mesi a venire. Non daremo tregua al sindaco sala e al Pd, i nostri sindaci leghisti li respingono i migranti». Secondo La Russa «va allestito un centro sulle coste libiche, chi scappa da Paesi di guerra sarà accolto, i clandestini respinti». Ma la Montello deve diventare una caserma della polizia, c'è un accordo di programma firmato con governo e università Cattolica e va rispettato».
La protesta è proseguirá in consiglio regionale: il capogruppo Fdi Riccardo De Corato ha presentato un'interrogazione alla giunta sul destino delle caserme, la Regione chiederà una relazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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