Boom infortuni sul lavoro. Al giorno 110 denunce

Nel 2018 salgono i casi in provincia di Milano. E raddoppiano le donne morte in servizio

Boom infortuni sul lavoro. Al giorno 110 denunce

Almeno 110 denunce al giorno per infortunio sul lavoro. Solo nella provincia di Milano. Prendendo in considerazione tutta la Lombardia il dato complessivo delle denunce registrate nel 2018 è pari a 119.937, circa 328 al giorno. Le 40.457 nella provincia di Milano rappresentano circa un terzo del totale e sono in crescita del 2,44% rispetto all'anno prima (erano 39.493), più della media regionale che è comunque in aumento ma più lieve (+1,9%). Nel 2017 le denunce erano state 117.757. Sono i dati resi noti ieri dall'Inail, nella Giornata mondiale per la Salute e la sicurezza sul lavoro istituita dall'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) nel 2003. Dal focus sul territorio colpisce il raddoppio delle donne morte sul lavoro a Milano: le vittime sono passate da 10 a 20 in un anno. E c'è un aumento generale dei decessi in servizio: in Lombardia si sono verificati 163 infortuni con esito mortale nel 2018 (erano 139 nel 2017), di cui 49 solo nella città di Milano (erano 41). L'incremento tra i maschi è stato del 10,85%. L'Inail si focalizza infine sulle denunce per malattie professionali, e qui si passa da 3.899 a 4.115 casi in tutta Lombardia (+5,5%), nella provincia di Milano questa volta l'incremento è più contenuto, si parla di 592 denunce contro le 526 dell'anno prima (+0,6%).

«Come Comune - afferma l'assessore al Lavoro Cristina Tajani - abbiamo moltiplicato l'impegno per la formazione e la prevenzione, materie che sono di nostra competenza. Auspichiamo che gli enti addetti ai controlli facciano altrettanto, non si può rimanere indifferenti di fronte a questi numeri». Per sensibilizzare le aziende ad applicare le norme e utilizzare tutti gli strumenti che garantiscano sicurezza nei luoghi di lavoro oggi dalle 9.30 alle 13 presso la Sala conferenze di Palazzo Reale si terrà un incontro dedicato alla cultura della prevenzione: il prefetto Renato Saccone, l'assessore Tajani e rappresentanti della Città metropolitana si confronteranno sul tema «Sostanze chimiche pericolose, azioni e reazioni». E alle 15 nel parco delle Memorie industriali (via Bazzi angolo via Spadolini) si terrà la cerimonia commemorativa con posa di una corona presso il cippo dedicato alle donne e agli uomini che sono morti o si sono infortunati sul lavoro.

Si è ritrovato vittima due volte un operaio di origine albanese, A.C., che nel maggio 2014, all'epoca 41enne, durante i lavori di ristrutturazione di un'abitazione a Melzo è scivolato da un parapetto procurandosi una lesione vertebrale e finendo su una sedia a rotelle.

La Procura di Lodi ha aperto e chiuso in soli 6 mesi un'indagine a carico del rappresentante legale della ditta che ha assegnato i lavori in subappalto alla ditta di cui A.C. era titolare, ma il processo per ottenere il risarcimento è diventato un'odissea. Dalla data di inizio processo, fissata ad aprile 2016, ci sono state 8 udienze e il cambio di 5 giudici.

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