Dalla Bovisa a Porto di Mare: la città prova a cambiar faccia

Dalla Bovisa a Porto di Mare: la città prova a cambiar faccia

C'è tempo fino al 5 ottobre per presentare domande e progetti per la riqualificazione di aree degradate. Il Piano nazionale per le città, previsto dal Decreto sviluppo, mette in palio 2 miliardi di euro per portare a casa opere che le città aspettano da anni. Milano ha colto la palla al balzo e con delibera di giunta del 20 luglio ha inviato all'Anci tre grandi progetti di riqualificazione urbanistica che potrebbero, se approvati, cambiare il volto di fette di Milano che ormai non ci speravano più: Bovisa, Porto di mare e la scuola di via Magreglio in zona Certosa.
I Gasometri della Bovisa attendono la bonifica almeno dal 1997 quando l'ennesimo accordo di programma, sfumato per i costi eccessivi, prevedeva la realizzazione di un campus universitario sui terreni avvelenati. «Dal 2003 a oggi - si legge nella relazione - sono stati realizzati diversi studi di fattibilità, a cura di soggetti pubblici e privati, che hanno evidenziato le potenzialità ed opportunità connesse allo sviluppo di questo ambito urbano a livello locale e potenzialmente anche nazionale». Bene, ora Palazzo Marino ci riprova con un progetto piuttosto complesso che va sotto il nome di Nuova Bovisa - si parla di un'area di 800.000 mq - che prevede l'ampliamento dell'attuale Campus del Politecnico, la realizzazione del Parco scientifico tecnologico e di un quartiere residenziale. «La situazione ambientale per l'area dei Gasometri - si legge nella relazione - richiede interventi urgenti e di rilevante entità: l'area è stata individuata dal Ministero dell'Ambiente come sito di interesse nazionale e la sua bonifica è ritenuta intervento prioritario. La mancanza di risorse pubbliche tuttavia finora ha costituito un impedimento sostanziale al recupero sia ambientale che urbanistico del sito». Costo stimato: 54 milioni di euro. Il Comune chiederebbe però al Ministero solo 13 milioni di euro per il progetto, punto di partenza per innescare un meccanismo virtuoso: dalla bonifica e infrastrutturazione del primo lotto si potrebbero alienare aree e diritti per 175 milioni di euro che consentirebbero di completare le opere successive. Ovvero l'ampliamento del Campus del Politecnico - 160mila mq - per spazi dedicati alla didattica e alla ricerca, il Parco scientifico tecnologico (70mila mq) per «spin off» universitari e «start up» e un quartiere residenziale - a opera di privati - per 300mila mq, con esercizi commerciali, strutture per il tempo libero e terziario.
Porto di Mare, area che si estende per 364.910 mq, all'estrema periferia sud est, stretta tra lo storico quartiere popolare Corvetto Mazzini, il Parco Agricolo Sud, con tanto di ex discarica, la tangenziale est e la ferrovia, è caratterizzato da forte degrado ambientale, sociale ed edilizio. Il progetto prevede la bonifica di un'ampia area del Parco Sud oggi fortemente compromessa, il potenziamento, la valorizzazione e l'integrazione di strutture sportive esistenti, attraverso la riqualificazione dei collegamenti con il quartiere e con le aree verdi del Parco Cassinis e la realizzazione di un quartiere di edilizia sociale. Il finanziamento richiesto? 26 milioni di euro.

Nuova scuola in arrivo in via Magreglio che sorgerà sulle ceneri dell'edificio scolastico risalente al 1966 e piuttosto degradato.
La nuova struttura, dotata di una nuova palestra da 10 milioni di euro, sarà realizzata secondo criteri il più possibile ecosostenibili.

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