Cronaca locale

Bovisa, la seconda vita. Al posto dei gasometri parco e laboratori tech

L'accordo tra Politecnico, Comune e Regione per riqualificare le strutture e l'intera area

Bovisa, la seconda vita. Al posto dei gasometri parco e laboratori tech

Da testimonianza del passato industriale della nostra città a polo della scienza e dell'innovazione. È la seconda vita degli ex gasometri della Bovisa. Grazie all'Accordo di Programma «Politecnico di Milano: rigenerazione urbana Bovisa nell'ambito del parco dei gasometri - Gasometro 2 - Innovation hub», il Politecnico su aree di proprietà comunali, creerà un polo della ricerca e dell'innovazione.

Una virtuosa collaborazione pubblico privato, sia sul piano istituzionale che finanziario: Regione Lombardia investe 25 milioni di euro, che si aggiungono ai fondi per l'edilizia universitaria, al sistema delle imprese e a fondi del Politecnico, per un 100 milioni di euro complessivi. Siamo tra la stazione di Bovisa e Villapizzone, area caratterizzata da un «vuoto urbano», ma carica di storia del passato industriale.

«L'intervento - ha spiegato il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana - riguarda il recupero del Gasometro 2, confinanzato con il nuovo polo Bovisa del Politecnico, ed è finalizzato a realizzare una rigenerazione del Parco dei Gasometri. Si prevede la trasformazione funzionale degli spazi a servizio dell'università (laboratori di ricerca avanzata, sale studio, sale riunioni), con la realizzazione di un ampliamento del Campus, nella zona confinante che prevede uno studentato, nuove aule, nuove aree per le funzioni istituzionali di ateneo. Il grande parco pubblico ospiterà aree attrezzate per lo sport, area per gli spogliatoi e un food corner.

Nell'edificio più basso, da 15mila metri quadrati, troveranno spazio una piscina, un campo multifunzionale, sale fitness e padel, gestito dal Politecnico in convenzione con il Comune. La struttura sportiva sarà quindi aperta alla cittadinanza, ai dipendenti e agli studenti del Politecnico. L'altro edificio di 7 piani, grazie al finanziamento della Regione, ospiterà spazi dedicati all'innovazione.

Qui si trasferirà il Polihub, l'incubatore da 120 start up e 700 dipendenti, al primo piano le «camere bianche» di St Microelectronics in cui saranno costruiti micro-sensori, laboratori per la ricerca. Qui lavoreranno a2a, Lendlease, Eni e altre aziende votate alla ricerca e alla sperimentazione.

«I gasometri della Bovisa - l'idea del rettore del Politecnico Ferruccio Resta - devono diventare la fabbrica delle idee, della conoscenza e dell'innovazione. Vogliamo accogliere studenti, start- up e imprese provenienti dall'Italia e da tutto il mondo, che possano vivere l'esperienza di questo campus in cui lo sport sarà elemento fondante della e della qualità del lavoro».

L'obiettivo è concentrare insediamenti esistenti, oggi dislocati all'interno di differenti edifici, all'interno di un unico edificio, in maniera di ottimizzare al meglio le risorse economiche ed organizzare proficuamente sinergie derivanti dalla stretta vicinanza di laboratori, spazi didattici ed uffici.

Il Comune di Milano lo scorso marzo ha confermato il proprio interesse all'iniziativa: poiché l'intervento è conforme alla strumentazione urbanistica la sottoscrizione dell'accordo sarà il prossimo ottobre per poter quindi garantire l'apertura dei cantieri entro fine anno.

la fine è prevista per il 2025.

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