Brebemi, ancora aumenti

L'autostrada è deserta perché cara. Ma gli sconti ritardano

Sconti sulla Brebemi? Bisognerà aspettare la Befana, perché al momento, sull'autostrada deserta perché troppo cara, sono arrivati solo aumenti dal sapore un po' beffardo. La società di gestione aveva chiesto di poter incassare il 4 per cento in più, in realtà i ritocchi si sono fermati all'1,5 per cento. Ma anche se si tratta di somme contenute, gli automobilisti già penalizzati si sono sentiti ulteriormente presi in giro. Prima di Natale erano stati annunciati sconti del 15 per cento, invece ecco nuovi aumenti. Gli sconti arriveranno il 7 o l'8 gennaio, ma la pazienza è ormai agli sgoccioli.

La Brebemi è diventata una specie di direttissima per viaggiatori benestanti che possono permettersi di sceglierla al posto dell'A4, nonostante la tradizionale Milano- Venezia costi la metà. È una manna per chi non bada a spese o può godere di rimborsi da parte di aziende interessate più alla velocità che al contenimento dei costi. Per tutti gli altri, ovvero i normali pendolari dell'auto, sceglierla è un lusso difficile da sostenere.

Va all'attacco Dario Balotta, responsabile Trasporti Legambiente della Lombardia: «Gli sconti del 15 per cento annunciati da Brebemi per gennaio e che dovrebbero durare fino a giugno, con l'apertura completa del tratto della Tangenziale Est Esterna, per il momento sono fumo negli occhi per gli automobilisti». E invece ecco l'aumento dei pedaggi «che, per esempio, sulla tratta più lunga Liscate- Chiari Est, si determina in 20 centesimi in più, passando da 10,50 cent a 10,70 cent». Non solo: «Brebemi si distingue negativamente con il mercato perché ha omesso di far sapereche avrebbe aumentato le tariffe a partire dal primo gennaio 2015.

Invece ha propagandato solo lo sconto farsa del 15 per cento quando ha avuto la conferma che la Regione e lo Stato avrebbero messo mano alle casse pubbliche per riequilibrare il disastroso piano economico finanziario della concessionaria».

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