Continuano i disagi in via Saint Bon a Baggio per la pista ciclabile realizzata la scorsa primavera. Nonostante le numerose segnalazioni dei cittadini e le relazioni tecniche la situazione non è cambiata. Nella via hanno sede l'hub vaccinale, che al momento effettua anche le vaccinazione antiinfluenzale per i bambini nell'ospedale militare di Baggio appunto e tre sedi del Centro Diagnostico Italiano per un numero complessivo di 3mila pazienti che transitano al giorno. Non solo, la via rappresenta la strada più comoda da percorrere per raggiungere il vicino ospedale San Carlo.
La ciclabile, avendo ristretto la carreggiata ad una sola corsia di marcia, rende difficoltoso il passaggio dei mezzi di soccorso quali ambulanze, polizia e vigili del fuoco, che restano bloccati in coda. A volte addirittura i mezzi di soccorso e gli autobus si intralciano a vicenda, o meglio le ambulanze si trovano bloccate dagli stessi mezzi pubblici.
Inoltre, i pazienti dei centri ospedalieri, per lo più disabili o persone con fragilità, che devono essere accompagnate in auto vengono scaricati in mezzo alla strada o sulla ciclabile perchè mancano i 70 stalli per la sosta. Cancellati dalla ciclabile. Stesso discorso per i taxi che non possono più scaricare nè caricare clienti per mancanza di spazio.
L'associazione Aila, la onlus che lotta contro gli abusi, ha scritto al Prefetto e al Ministero per segnalare la situazione, con tanto di relazione tecnica: si evidenziano i molteplici punti critici che rendono pericolose sia la carreggiata che la pista per gli utenti deboli, e le irregolarità progettuali compiute rispetto alla normativa vigente. Nell'ampia relazione corredata da foto si evidenzia come «la situazione viabilistica sia resa ancor più grave e pericolosa a seguito degli ultimi interventi effettuati».
Non solo, nonostante il Comune abbia dichiarato di aver «sospeso» la ciclabile dal 27 marzo, la segnaletica è tuttora in essere, creando ulteriori confusioni. Dopo mesi di attesa e sollecitazioni Palazzo Marino ha risposto punto per punto alla relazione, difendendo la «bontà» dell'opera o, meglio, il fatto che «tutta la pista ciclabile è stata realizzata rispettando le normative» come spiega l'assessore alla Mobilità Arianna Censi. «Prendiamo seriamente le segnalazioni, e in questo caso un esposto, fatte dai cittadini, tanto che abbiamo provveduto a fare un ulteriore verifica e un ulteriore sopralluogo che ha confermato che tutta la pista ciclabile è stata realizzata rispettando le normative».
Ma le criticità e la pericolosità per i cittadini restano tanto che la presidente della onlus Ada Orsatti invita «l'assessore a un sopralluogo urgente con noi, dove potremmo evidenziare tutte le criticità dell'opera che mette in difficoltà i pedoni, le persone fragili e i diversamente abili in particolare.
Il sopralluogo potrebbe essere particolarmente utile all'amministrazione per rendersi conto della situazione anche perché - continua Orsatti - il precedente assessore Marco Granelli, non ha mai accettato i nostri inviti. Rilevo infine che il Comune sostiene che la pista sia stata cancellata, e allora come fa a dire che è a norma?».
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