«Questa è una manifestazione di grande rilievo e rientra in un circuito che fa, di quello lombardo, il polo fieristico più importante d'Europa». A dirlo ieri mattina il governatore Roberto Maroni inaugurando l'undicesima Fiera campionaria di Varese. E rispondendo al sindaco Attilio Fontana che chiedeva un maggiore coinvolgimento del territorio nell'Esposizione universale del 2015, ha spiegato che senza iniziative «Expo sarebbe comunque una bella cosa, ma servirebbe a poco». E sottolinea come la costituzione della società Explora ha proprio il compito di valorizzare i territori, per il turismo e non solo. Un ruolo di regia «perché gli oltre 20 milioni di turisti non visitino solo Milano, ma possano conoscere tutte le bellezze della Lombardia e del Paese. Chi viene a Expo deve innamorarsi della nostra terra e tornare».
Poi Maroni ha ricordato anche il ruolo strategico di Fiera Milano «che ha appena rinnovato i suoi vertici ed esercita una straordinaria azione di volano per la nostra economia» e parlando della Fiera di Varese ha ricordato come siano oltre quattrocento gli eventi che vengono realizzati ogni anno in Lombardia. Sostenere l'economia del territorio, ha evidenziato Maroni, «è una delle priorità della Regione che deve dare risposte concrete ai problemi del tessuto produttivo». Come nel caso dell'iniziativa Credito in cassa, «una misura da un miliardo di euro che consente agli Enti locali di pagare i debiti alle imprese senza incappare nei vincoli del Patto di stabilità». Un intervento che, secondo Maroni, «crea un effetto leva per la ripresa della nostra economia».
Soddisfatto, Maroni, anche dell'ingresso della Gran Bretagna nella lista dei partecipanti all'Expo.
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