Un colombiano di 28 anni e una peruviana di 23 anni sono stati arrestati con l'accusa di essere stati in passato complici in alcuni furti nell'hinterland dei due colombiani fermati all'inizio di aprile per l'omicidio di un connazionale. Il corpo dell'uomo era stato smembrato e dato alle fiamme in una piccola discarica alla Bovisasca.
Stando a quanto ricostruito dal pm David Monti, i due erano pronti a fuggire verso la Spagna, ma sono stati fermati dai carabinieri di Rho per avere commesso diversi colpi, a partire dallo scorso marzo sempre a Rho, San Giuliano Milanese, Cinisello Balsamo e Lodi, in concorso con Ronaldo Jhonatan Vega Hernandez detto «Pericles» e con Dilan Mateus Carddenas detto «Mateo», entrambi in carcere per l'uccisione (il secondo catturato in Francia e poi estradato). Il fermo è stato convalidato dal gip Guido Salvini, che ha emesso anche l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dalle intercettazioni, osserva il gip, risulta che entrambi gli indagati per i furti in abitazione, il colombiano Michael Escudere Jimenez e Astrid Gianella Maita Nicudemos, peruviana, «erano intenzionati ad allontanarsi nel più breve tempo possibile dal territorio nazionale per trasferirsi definitivamente in Spagna e successivamente in Israele».
I due erano preoccupati che le indagini sull'omicidio avessero smosso le acque intorno a loro e nell'ambiente che frequentavano per rubare. Non risultano allo stato coinvolgimenti dei presunti ladri nell'omicidio nell'uccisione del colombiano.
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