Cambio al vertice della Maltauro, la società i cui appalti Expo sono finiti al centro delle indagini giudiziarie e che potrebbe essere commissariata dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone arrivato a Milano martedì proprio per incontrare il commissario Giuseppe Sala e disegnare un road map dell'intervento. Una settimana i tempi ipotizzati per risolvere la questione dopo l'accelerazione imposta dalla cinque ore di vertice a cui ha partecipato anche il colonnello della guardia di finanza Cosimo Di Gesù che coordinerà la task force insediata in questura con il compito di controllare le gare. Ma già ieri il consiglio di amministrazione dell'impresa di costruzioni Giuseppe Maltauro presieduto da Gianfranco Simonetto ha nominato Alberto Liberatori nuovo amministratore delegato per succedere a Enrico Maltauro, l'ex ad a cui era stato revocato l'incarico lo scorso 8 maggio dopo l'arresto proprio nell'inchiesta sugli appalti Expo. In una nota il cda ha annunciato di avere «posto in essere una revisione della propria governance societaria, ritenendola azione di garanzia al fine indiscutibilmente di ribadire la propria assoluta estraneità ai fatti collegati alla persona del proprio ex amministratore». Una mossa preventiva dopo che Cantone ha annunciato di aver pronta per il prefetto Paolo Francesco Tronca una richiesta per la Maltauro. Forse proprio il commissariamento limitatamente agli appalti Expo. Ma la società sottolinea che la revisione della governance, una delle condizioni che sembra posta dall'Authority per la prosecuzione dei lavori, «è iniziata con la revoca dell'incarico ad Enrico Maltauro» ed «è proseguita il 16 giugno con la decisione dell'assemblea dei soci di intraprendere un'azione di responsabilità nei confronti dell'ex ad».
Deciso ad accelerare i tempi anche il governatore Roberto Maroni che ieri è stato costretto a ripetere l'ormai solito mantra del tempo che scorre veloce. «Se devono prendere una decisione» sugli appalti della Maltauro, «la prendano in fretta: ogni giorno che passa è un giorno perso». Nessun accenno, però, alla possibilità di un commissariamento della società veneta. Maroni, invece, durante la sua visita all'Istituto nazionale dei tumori che assieme al Besta confluirà nel nuovo polo sanitario nelle aree ex Falck di Sesto san Giovanni, ha anticipato che la commissione tecnica sarà pronta entro luglio.
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