Venerdì serata fluo in discoteca. Che non significa semplicemente dare un look e un tema alla festa di turno. Stavolta il fluo è anche quello delle lastre ospedaliere. All'Alcatraz di via Valtellina va in scena una mostra choc: alle pareti del locale saranno appese le radiografie di ossa rotte e di fratture post incidenti in auto. Sono le immagini che gli ospedali hanno raccolto tra i feriti: tutti ragazzi e neo patentati saliti in macchina dopo aver bevuto oltre i limiti. Titolo della campagna: «I raggi X non sono più di moda».
Quella di domani è solo la prima di un centinaio di tappe che toccheranno altre città italiane e porteranno il problema della sicurezza sulla strada proprio nei luoghi dove è più facile cedere alla trasgressione alcoolica, non rinunciando a mettersi poi alla guida e diventando così un pericolo per sé stessi e per gli altri.
L'idea dell'iniziativa nasce dalla collaborazione tra i medici radiologi di Sirm (Società italiana per la radiologia medica), che celebra quest'anno il suo centenario, e Silb (associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e spettacolo). All'evento sarà presente Carlo Faletti, presidente di Sirm e primario di radiologia al Cto di Torino, che distribuirà ai giovani presenti un particolarissimo gadget: radiografie di fratture (agli arti, alla colonna vertebrale, al bacino) «modificate» in colori fluo. Insomma, ai giovani si vuole dare uno spunto di riflessione, un po' spaventandoli, un po' mettendoli in guardia.
Ma, a questo proposito, non tutti gli psicologi sono d'accordo. A sollevare qualche dubbio sul metodo è Andrea Calò, psicologo adolescenziale: «Il vantaggio di un'iniziativa del genere - spiega - è che si crea un'emozione forte, molto d'impatto. Lo svantaggio è che, come accade per tutte le emozioni pungenti, dopo tre, quattro, cinque stimolazioni, il cervello si desensibilizza». I giovani tendono cioè a normalizzare, a non farsi più scuotere dopo poco. Un po' come accade per i pacchetti di sigarette, dove l'annuncio «Il fumo uccide» non provoca più la minima reazione in nessuno pur essendo scritto in caratteri cubitali. Insomma, non ci si può aspettare che i ragazzi smettano di bere. Ma, se non altro, si dà uno spunto su cui pensare.
Nelle discoteche sta prendendo piede una nuova tendenza: lo water bar, un banco analcolico dove vengono servite le migliori marche di acqua minerale, seguendo una tendenza che sta prendendo piede nei locali più chic di tutta Europa. Tuttavia la clientela è costituita principalmente da modelle a dieta e una nicchia di ragazze astemie. I ragazzi, quelli che poi si mettono al volante, consumano abitualmente tra i due e i tre cocktail superalcolici durante la serata.
In base ai dati dell'Asl, risulta che cali sempre di più l'età della prima ubriacatura: a 13 anni per il 5,7% degli studenti presi a campione per la ricerca e a 15 anni per il 14%.
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