Più di 1.400 bambini non hanno fatto il vaccino contro il morbillo. E sono calate del 2% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B. Per fermare la «moda» anti-vaccini e mettere fine alla disinformazione e ai pregiudizi infondati di tante famiglie, anche la Lombardia si mobilita. Se le percentuali dei vaccinati dovessero calare sotto una certa soglia, potrebbero tornare in circolazione malattie come la poliomelite e la difterite.
«Non possiamo permettere che per superficialità possano verificarsi gravi epidemie e il ritorno di malattie per anni dimenticate, ma soprattutto che sia messa in pericolo la vita dei più piccoli e indifesi» denuncia il capogruppo lombardo Ncd Luca Del Gobbo che oggi presenterà una mozione per spronare la giunta lombarda a dire la sua e a organizzare campagne di informazione. Ncd chiede anche corsi di aggiornamento per gli operatori. «È necessario - spiega Del Gobbo - che, a fronte dei dubbi dei cittadini, gli operatori siano sempre più in grado di far comprendere che la mancata vaccinazione crea un rischio enormemente più alto rispetto a quello temuto di eventuali effetti collaterali. È inammissibile che nella nostra Regione possano svilupparsi notizie false così da avanzare dubbi sull'efficacia e sull'opportunità dei vaccini». A rompere gli indugi sugli interventi pro vaccini ci pensa la Asl di Monza e Brianza che da oggi dà in via a una campagna a tappeto. Si comincia con un convegno alla Bicocca per mettere a confronto gli esperti e sentire il parere dei medici. E poi verranno chiamate in causa farmacie e scuole primarie, verrà aperta una pagina web dedicata ai genitori. E si spera che il modello Monza venga replicato in Regione e a livello nazionale.
«Spesso non si considera che esiste la cosiddetta immunità di gregge - spiega il direttore dell'Asl di Monza e Brianza Matteo Stocco - Se il 95% della popolazione è vaccinato per una malattia infettiva, quel morbo non circola e anche la minoranza non vaccinata è coperta e non rischia di ammalarsi. Ma se il dato scende sotto una certa soglia, le malattie ormai debellate potrebbero tornare con gravi conseguenze. Quello che chiediamo ai genitori è di informarsi bene».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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