Cronaca locale

Un Campus delle Arti nel vecchio Scalo Farini. Dalla Regione 6 milioni per gli studenti di Brera

Il nuovo polo da 18mila metri quadrati aprirà a fine 2024 con aule e laboratori

Un Campus delle Arti nel vecchio Scalo Farini. Dalla Regione 6 milioni per gli studenti di Brera

La Giunta regionale della Lombardia ha stanziato complessivamente 11 milioni di euro per sostenere il progetto di ampliamento dell'Accademia di Brera e l'Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia. All'interno dell'Accordo Scali Ferroviari era già previsto l'insediamento del nuovo polo della Accademia di Brera con un campus destinato in particolare a studenti e professori. A valle del «preliminare d'acquisto» stipulato dall'Accademia con Ferrovie dello Stato per l'acquisizione della aree nel 2020, il progetto presenta le caratteristiche per essere avviato in breve tempo. Con l'attuale provvedimento vengono stanziati 6 milioni per il primo lotto dei lavori, il cui valore complessivo supera i 12 milioni.

«Gli interventi - sottolinea il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana - riguardano aule didattiche e laboratori per il corso di Progettazione e nuove tecnologie. A breve potranno essere avviati i lavori grazie alla collaborazione con il Politecnico, cui si deve il supporto tecnico, che testimonia il forte lavoro di sinergia tra le Accademie milanesi». «Svolgeremo un lavoro particolarmente utile e importante per la comunità nazionale e internazionale - spiega la presidente all'Accademia Livia Pomodoro - grazie al prezioso sostegno della Regione, che ci è stata vicina fin dall'inizio in questo periodo così difficile. Un campus che saprà accogliere molti studenti e contribuirà a rendere ancora più grande Milano e la Lombardia».

L'avvio del progetto permette la partecipazione ai bandi ministeriali per la definizione e realizzazione dei lotti successivi ed il completamento in tempi brevi dell'intero nuovo polo accademico che affiancherà la sede storica nel cuore di Milano.

Il nuovo campus delle Arti, la cui apertura è prevista per la fine del 2024, ovvero con due anni di ritardo, come ha annunciato un paio di settimane fa la presidente Pomodoro, si estenderà su una superficie di 18mila metri quadrati di cui 14mila metri quadrati per la parte dedicata alla didattica (Lotto A) e 6mila per le residenze universitarie con l'edilizia residenziale sociale (Lotto B). Il percorso risale al 2018 con la sottoscrizione di un contratto di locazione temporanea, della durata di 5 anni, tra FS Sistemi Urbani e Accademia di Brera, che faceva riferimento ad una porzione delle aree interessate dal contratto preliminare. Nel 2020, a masterplan ultimato, l'Accademia ha deciso di acquisire le aree in via definitiva. La bonifica è in corso e abbiamo firmato il protocollo preliminare per l'acquisizione dell'area per la didattica, il resto lo abbiamo opzionato per le residenze».

Il progetto nasce per rispondere ad una evidente e pressante esigenza di nuovi spazi per riunire e ospitare migliaia di studenti, a fronte del fatto che l'Accademia è tornata in termini di iscritti ai numeri pre Covid con 4600 studenti. «Non sarà soltanto la proposta di spazi innovativi ma anche e soprattutto, uno spazio culturale aperto, in cui l'Accademia di Brera dialogherà con la città e con tutto il resto del mondo» si legge nella presentazione.

L'accademia parteciperà a bandi ministeriali, anche all'interno del Pnrr. Troveranno spazio nello scalo anche il polo di viale Marche, dedicato alle tecnologie per l'arte e la Scuola di restauro.

Il progetto dello studentato, che si sta concludendo in questi giorni, è top secret in quanto parteciperà a un bando per il finanziamento.

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