Campus Statale, i 5Stelle «Stop al bando di gara»

L'università Statale sospenda la procedura a evidenza pubblica avviata per la costruzione del nuovo campus all'interno del parco scientifico Mind, che sta sorgendo nell'ex area Expo. A chiederlo sono 4 parlamentari del Movimento 5 Stelle - i senatori Simona Nocerino, Daniele Pesco e Gianluigi Paragone e la deputata Paola Carinelli - e 8 fra consiglieri regionali lombardi (Monica Forte, Gregorio Mammì, Luigi Piccirillo, Massimo De Rosa, Nicola Di Marco) e consiglieri comunali di Milano (Patrizia Bedori, Gianluca Corrado, Simone Sollazzo). «Chiediamo - scrivono in una nota - il ritiro in via di autotutela della delibera del 25 settembre e la sospensione di tutto l'iter procedurale, in attesa che l'advisor legale individuato, mediante procedura a evidenza pubblica, supporti l'ateneo oltre che nella stesura del bando di gara, anche nel merito del contenuto specifico di tutti gli atti di gara». I motivi alla base della richiesta sono essenzialmente due: l'impatto economico della gara e le modalità deliberate dall'ateneo sulla procedura relativa al bando. Per quanto riguarda il project financing secondo gli esponenti grillini «condizionerà le scelte strategiche dell'ateneo per i prossimi 30 anni e difficilmente sarà in condizione di poter investire ulteriori fondi sui servizi agli studenti e in ricerca».

Il secondo punto riguarda il fatto che la delibera di via Festa del Perdono del 25 settembre dà mandato al Direttore generale, e non al Cda, di verificare con gli uffici competenti il contenuto specifico del bando di gara e di provvedere, senza che sia prevista più alcuna verifica da parte del Cda alla pubblicazione

degli atti di gara». La procedura, sostengono i firmatari della richiesta, «non rispetta, quanto previsto dal Dlgs. 50 del 2016 e potrebbe esporsi, in futuro, a eccezioni in relazione a possibili profili di illegittimità».