Le candidate di Forza Italia unite contro la violenza di genere. Ognuna con la propria bambola, ieri hanno partecipato all'iniziativa organizzata dal coordinamento regionale davanti al Wall of Dolls di via de Amicis. La cronaca di questi giorni offre purtroppo spunti, anche se l'impegno vuole essere costante. Tra le altre rappresentanti azzurre, sono intervenute Mariastella Gelmini, Laura Ravetto, Paola Radaelli, Elena Centemero, Giusy Versace, Valentina Aprea, Federica Zanella, Cristina Rossello, Silvia Sardone, Anna Lisa Baroni, Ylenia Citino, Benedetta Cosmi.
«La protezione della vita e della libertà delle donne va messa ai primi posti tra le priorità dell'agenda politica - sottolinea Gelmini, deputata di Fi e coordinatrice lombarda -. La legge contro lo stalking è uno dei traguardi raggiunti durante l'ultimo governo Berlusconi grazie all'impegno di Mara Carfagna, ma bisogna ancora lavorare in questa direzione. Il prossimo governo dovrà finanziare adeguatamente i centri antiviolenza, velocizzare i tempi della giustizia e mettere chi ha il coraggio di denunciare nelle condizioni di non essere umiliata due volte. La battaglia contro la violenza sulle donne è una sfida che non ha colore politico, ma riguarda ciascuna di noi». Gelmini ricorda il triste primato della Lombardia per il numero di femminicidi e fa propria una proposta di Giulia Bongiorno, avvocato penalista candidata con la Lega: «Raddoppiamo i termini previsti per denunciare abusi e violenze. Sei mesi a volte possono non bastare». Dichiara Laura Ravetto, pure deputata azzurra: «Questa non è la manifestazione di soggetti deboli che chiedono protezione dagli uomini. Ma l'occasione di affermare che a dover essere sostenuta è l'indipendenza psicologica ed economica della donna, che non deve dipendere né essere oggetto del possesso di un uomo».
Cristina Rossello, anche lei avvocato, è candidata alla Camera nel collegio 1 di Milano. «Le donne del centrodestra - spiega - sono unite per testimoniare con un'iniziativa corale la forza e la solidarietà femminile». Rossello richiama l'attenzione «sulle donne anziane, spesso vittime di violenza perché sole e fragili. Dobbiamo farci carico della prevenzione, con normative mirate, con attenzione particolare all'attività della polizia giudiziaria nella raccolta e nell'interpretazione delle denunce, con una più nutrita rappresentanza femminile nelle forze dell'ordine». Così Federica Zanella, presidente Corecom e candidata alla Camera nel collegio 4: «Spesso la violenza nasce sul web con fenomeni di cyber bullismo, di cui il sexting è una forma particolarmente pericolosa. La chiave deve essere la tutela della vita e della dignità della persona, a partire dalla sensibilizzazione dei ragazzini». E Valentina Aprea, assessore lombardo all'Istruzione: «Insegniamo alle ragazze nelle scuole che sono sempre a rischio, soprattutto quando si espongono on line. La rete può diventare il terreno di caccia degli adescatori».
Giusy Versace, ideatrice della giornata al Muro della bambole, è candidata a Varese: «Le donne di Forza Italia sono unite contro la violenza di genere - dice -.
Ma questa è una battaglia che non ha colore politico, fondamentale per la crescita del Paese». Interviene Attilio Fontana, candidato presidente della Lombardia per il centrodestra: «La condanna della violenza di genere, così come di ogni forma di sopruso deve essere comune, unanime e inappellabile».
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