Candidato, il centrodestra stringe

La scelta di Parisi sempre più vicina. Il sì di Forza Italia, Lega e Fdi. E arriva il sostegno dei centristi

Alberto GiannoniIl centrodestra stringe e si prepara a mettere in campo la sua sfida per Milano. Il nome del candidato è questione di giorni, se non di ore. E l'ipotesi di Stefano Parisi, ex direttore generale del Comune e di Confindustria, è sempre più concreta. «È una persona che ha caratteristiche manageriali e che conosce la macchina del Comune di Milano», ha detto la coordinatrice regionale azzurra Mariastella Gelmini. L'idea è quella di una proposta elettorale legata ai mandati amministrativi migliori, quelli del periodo 1996-2011. «Ormai siamo agli sgoccioli - ha aggiunto Gelmini - come Forza Italia e centrodestra dopo un lavoro lungo e impegnativo per trovare un profilo adatto a vincere la sfida saranno Berlusconi, Salvini e Meloni ad annunciare la scelta». Oggi un nuovo vertice fra i leader dovrebbe sancire un'accelerata decisiva all'accordo tra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia. Un accordo a cui potrebbe aggiungersi (magari con simbolo e nome diverso) anche la componente centrista di Ncd, decisa a correre contro Pd e alleati, chiunque sia il candidato. «Parisi - dice il coordinatore regionale Ncd Alessandro Colucci, è una persona che stimiamo, di grande valore. Ha avuto in Comune un'esperienza professionale importante, a stretto contatto con alcuni di noi, in particolare Maurizio Lupi». La possibilità che il candidato sindaco fosse proprio l'ex assessore milanese, oggi capogruppo Ncd-Udc alla Camera, oggi sembra sfumata. «Maurizio potrebbe mettere insieme tutto il centrodestra partendo dalla sua esperienza - precisa Colucci - potrebbe essere un grande sindaco, ma ha sempre fatto passi indietro a beneficio di un progetto che apre una nuova fase politica». Il progetto, per Ncd, è «una proposta che si ispiri al modello Lombardia e che sia alterativo alla sinistra. Dobbiamo cogliere l'opportunità di queste amministrative come laboratorio nazionale, un centrodestra nuovo e alternativo al centrosinistra». L'ok leghista su Parisi è già arrivato. E lo conferma il capogruppo comunale Alessandro Morelli: «A noi andrebbe benissimo e valorizza il nostro impegno nella città» dice. In via Bellerio si ragiona anche sulla campagna elettorale da impostare: «Quella di Parisi - spiega Morelli - è una figura che va sostenuta bene, sarà fondamentale affiancargli una squadra di persone che hanno lavorato sul territorio. È una sfida e a noi piace lavorare, poi Berlusconi e Salvini faranno la loro parte». La Lega si aspetta una partenza veloce e sull'elemento del tempo insiste anche Riccardo De Corato, di Fratelli d'Italia: «Quattro mesi non sono molti ma dobbiamo farcela, ora pancia a terra - spiega - Io Parisi lo conosco bene, ha lavorato per tre anni con noi in Comune, meglio di Sala fra l'altro perché arrivava dalla pubblica amministrazione. Certo, ora dobbiamo farlo conoscere al Corvetto, al Gratosoglio...

La sinistra ha fatto le primarie, Sala lo hanno conosciuto grazie all'Expo, dove è stato nominato dal centrodestra. Ma è vero che l'ha fatto con diverse defaillances. E l'Expo, su cui noi abbiamo chiesto una commissione d'inchiesta, per lui è una mannaia».

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