Settantamila zecchini, un prezzo da favola. Non badò a spese l’imperatrice Maria Teresa d’Austria per il regalo che aveva deciso di fare al figlio, Ferdinando d’Asburgo, governatore della Lombardia: una residenza estiva nel cuore del verde di Monza, ispirata alla reggia di Caserta ma anche ancorata alla più solida tradizione delle ville lombarde. L’architetto che si occupò di far costruire la Villa Reale è il Piermarini, che vi lavorò tra il 1777 e il 1780, quasi negli stessi anni in cui realizzò il Teatro alla Scala. E adesso che sono partiti gli imponenti lavori di restauro in vista dell’Expo 2015, gli stanziamenti sono all’altezza: sono circa 3.500 i metri quadrati di superficie interessata dai cantieri, con oltre 40 stanze, per un totale di 22 milioni e 500mila euro (19 milioni arrivano dalla Regione Lombardia). Un investimento destinato a fruttare, secondo i calcoli dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza: in base alle loro stime, la ricaduta economica legata all’industria dell’accoglienza sarà pari a 42 milioni di Euro l’anno, a cui si aggiungono circa 500 nuovi posti di lavoro che si potranno creare in un anno nell’indotto. I lavori, inaugurati ieri, sono affidati alla società privata Nuova Villa Reale Monza spa, che ha vinto il bando della Regione Lombardia e grazie a un accordo di project financing avrà in gestione l’edificio storico per i prossimi 22 anni in cambio del finanziamento di una parte dell’opera. Parte così il primo lotto di interventi sulla Villa, che dovrebbero concludersi entro il 2014 e comprendono il restauro dei piani nobili del corpo centrale, il recupero del piano terra, del belvedere,di una parte dell’ala nord e della corte centrale. La scadenza prevista per la fine dei lavori e la riconsegna della Villa è il 5 marzo 2014. A dare il via il presidente della Regione, Roberto Formigoni, con il ministro per i Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, l’assessore alla Cultura del Comune di Milano, Stefano Boeri, e il sindaco di Monza Marco Mariani. Secondo Ornaghi il restauro è «un traguardo importante anche in vista di Expo 2015». Il ministro ha tagliato corto anche sulle polemiche sulla presunta privatizzazione della Villa: «Nessuna forma di valorizzazione deibeni culturali può essere affidata solo allo Stato. E lo strumento più adatto è quello del consorzio pubblico-privato. Lo Stato garantirà che tutto si svolga nel modo migliore possibile ma il consorzio è lo strumento migliore». Formigoni ha spiegato che la proprietà della Villa rimane integralmente pubblica: «Altro che svendere la Villa ai privati, abbiamo coinvolto dei privati a investire con noi. Saranno i privati a svolgere alcuni servizi, che certamente non poteva svolgere Regione Lombardia: quello, ad esempio, di bar e caffetteria, librario, pulizia e mantenimento. La proprietà rimarrà integralmente pubblica, così come resterà integralmente pubblica la possibilità di definire gli usi di questo complesso, che sarà aperto 365 giorni l'anno al godimento dei cittadini». È ancora la Camera di commercio di Monza e Brianza a dare i numeri dei potenziali visitatori della Villa Reale restaurata: 500mila persone ogni anno, a cui si sommano i 4 milioni di visitatori del Parco, nel quale è inserita la villa.
Tra i progetti c’è anche il collegamento tra la Villa reale e l’Expo 2015. È già stato previsto un collegamento diretto tra la Villa, il sito dell'Expo e la Darsena attraverso una pista ciclabile che, una volta realizzata, assicura la Regione, «sarà la più lunga d'Europa».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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