Cappuccino da record Host festeggia così il test generale per Expo

Cappuccino da record Host festeggia così il test generale per Expo

Milano che profuma di nido come un'immensa tazza di cappuccino e Milano che accoglierà il vilaggio globale facendosi genuina come un villaggio medioevale. E' la filosofia con cui la città farà di Expo un'esposizione da guinness dei primati ma nel contempo anche il tempio del piccolo è bello. Ha cominciato a farlo sentire, questo spiritello tutto meneghino, il profumo del cappuccino preparato tra i padiglioni di «Host» 2013, la rassegna internazionale dell'ospitalità che rimarrà aperta fino a domani nella fiera di Rho - Pero. La città vuole diventare la cucina e il salotto del mondo tra due anni e niente più di un «cappuccio» di 450 litri di latte può testimoniarlo. E' lui il simbolo della buona nutrizione mattiniera alla cui preparazione ha contribuito anche Alberto Cavalli, assessore al Commercio, turismo e terziario della Regione Lombardia.
«Una grande fiera come questa - ha commentato Cavalli - è la prova generale di Expo. In questi giorni è stato qui il 30% degli espositori internazionali, che hanno attirato molti visitatori stranieri». La fantasiosa «Host» ha aumentato il suo potenziale espositivo con il 6,5% di aziende in più, arrivando a quota mille e seicento in questa trentottesima edizione. L'uomo e la donna del terzo millennio vivono fuori dalle pareti domestiche, quindi desiderano che ogni luogo abbia l'intimità di una stanza. In fiera sono presenti le più forti aziende internazionali del settore dell'ospitalità accanto ai piccoli esercizi a conduzione famigliare di tradizione lombarda che hanno partecipato al bando della Regione. Un'impresa di design che fattura milioni di euro incontra uno studio di architettura internazionale.
«Il prodotto che ne esce - ha spiegato l'architetto Alessandro Colombo - è di trasformare la cultura dei luoghi d'incontro». Spazi di business ma anche di chiacchiere tra amici pretendono di essere ridisegnati, con progetti a tema come l'albergo dell'archistar Jacques Novelle a Losanna dedicato al cinema, o con atmosfere che infondano il molle abbandono davanti al caminetto più caro. «E' questa la mission di Expo 2015» conclude Colombo. Missione impossibile? Vedremo... Intanto altri luoghi del pianeta hanno già iniziato a camminare verso questa direzione. «A Tokyo e a Londra gli amanti degli animali possono già trovare in una camera d'albergo un gatto che fa le fusa. La vecchia, buona trattoria, diventa sempre di più la succursale della nostra dimora» racconta l'architetto Karim Azzabi.
Un barman lombardo lo ha fatto capire con la sua crema di latte e caffè. «La forza dell'Italia è lavoro e bellezza, lavoro e cultura».

Con questa frase di De Gasperi citata dal presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, «Host» è stata inaugurata. Speriamo che Expo porti a Milano anche tanti politici di Roma, affianché sia alfine messo in pratica un sogno d'Italia evocato ma mai iniziato.

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