Caro piscine? Braccioli ai milanesi per salvarsi

«Per quest'anno ci siamo salvati, speriamo che vada bene anche l'anno prossimo». Francesca è una delle mamme in attesa di entrare alla piscina Cozzi con il figlio piccolo e spiega così la nuova stagione di aumenti nelle strutture sportive milanesi: «Noi abbiamo fatto l'iscrizione prima che scattassero - spiega - e poi valgono solo per il nuoto libero speriamo che non cambino anche per i corsi fissi». In realtà Francesca si è salvata perché ha iscritto la figlia a settembre. Da ottobre nuotare Milano è più caro per tutti.

«Per me i costi sono ancora accettabili - sostiene Ania mentre passa la merenda alla figlioletta - ma perché questo è il primo anno in una struttura pubblica comunque di buon livello, prima in una privata mi costava di più anche se il servizio era un'altra cosa».

Proprio per contestare l'ennesima stangata imposta dalla giunta arancione un gruppo di eletti e di militanti di Forza Italia e Ncd si è trovato ieri sera davanti alla Cozzi. «L'idea di questa manifestazione è arrivata perché ci aspettavamo che almeno lo sport si salvasse dall'ondata di tasse arancioni - dice Marco Bestetti, coordinatore di Forza Italia giovani Milano - a fronte del diluvio di tasse che ci sta piovendo addosso distribuiamo gratuitamente braccioli rigorosamente arancioni per consentire ai milanesi di sopravvivere». Mentre le bandiere venivano sventolate e i braccioli distribuiti c'è stata occasione per rimarcare che il centrodestra a livello locale è più coeso che quello nazionale: «Questa sera dimostra che sui temi locali e pratici siamo uniti al di là delle divisioni sul piano nazionale - afferma Federico Illuzzi, vicecoordinatore cittadino di Ncd - e da qui al 2016 sarà solo la prima iniziative di molte».

Una ventina le persone presenti alla dimostrazione davanti alla Cozzi, struttura che garantisce circa mezzo milione di utili all'anno, contro l'ultimo salasso imposto ai milanesi.

Insieme a eletti e militanti era presente anche l'ex assessore alla sport Alan Rizzi: «Noi non aumentavano le tariffe - ricorda - proprio per i guadagni che garantivano alcune strutture come questa e oltretutto ora c'è il rischio che associazioni e gruppi sportivi non usino più i centri sportivi e il Comune non guadagni quanto previsto con gli aumenti cioè circa un milione di euro». «Con il centrodestra a Milano - sottolinea Bestetti - c'era un miliardo di tasse in meno». «Proprio sui temi come la diminuzione delle tasse siamo naturalmente vicini - insiste Illuzzi - perché proveniamo dalla stessa grande area liberale che è contro le tasse per tradizione». «A Milano - commenta uno dei militanti - manca solo che ci tassino anche l'aria che respiriamo poi hanno finito». «È ora di finirla - conclude Bestetti - con la giunta delle tasse».

Questo ultimo incremento riflette quello del biglietto del tram: prima di Pisapia costava un euro, oggi il cinquanta per cento in più. Proprio come l'ingresso per il nuoto libero che oggi costa sei o sette euro contro i quattro che si dovevano sborsare fino a un mese fa.

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