Cronaca locale

Un «cartoon teatrale» celebra il mito di Alice

Un «cartoon teatrale» celebra il mito di Alice

A quasi 150 anni dalla sua prima pubblicazione, Alice nel paese delle meraviglie piace ancora parecchio ai ragazzi: soltanto in Italia, per intenderci, si trovano attualmente in commercio ben 40 edizioni illustrate. Ma nel corso del '900 la favola eterodossa del reverendo Charles Lutwidge Dogson, in arte Lewis Carroll, ha deliziato uno stuolo di filosofi, matematici e psicanalisti. Per non parlare dei registi cinematografici e degli artisti visivi che, da Max Ernst a Kiki Smith, l'hanno citata compulsivamente nelle loro opere.
Alice Underground, lo spettacolo in cartellone all'Elfo fino al 31 dicembre, attinge un po' da tutte queste fonti. L'underground del titolo infatti allude - come scrive Francesco Frongia nelle sue note di regia - al «viaggio sottoterra, nelle zone misteriose del sogno e dell'inconscio, alle radici dell'individuo e della collettività» che si snoda lungo tutto il racconto. Di pittura poi, nel corso dello spettacolo, se ne vede senza interruzione di continuità. Ferdinando Bruni - che, oltre a interpretare tra gli altri ruoli il Cappellaio Matto e Humpty Dumpty, firma insieme con Frongia la pièce - ha realizzato per l'occasione 300 acquerelli che, rielaborati in chiave tecnologica, vengono proiettati sullo sfondo e interagiscono con l'essenziale e ingegnosa scenografia. L'esito di questa stratificazione fra diversi linguaggi espressivi e molteplici ipotesi di lettura è un po' zoppicante sul piano drammaturgico, che risulta eccessivamente frammentato e discontinuo, ma appagante e coinvolgente su quello sensoriale. Al netto delle raffinate esegesi del testo di Lewis Carroll compiute dai due registi, Alice underground resta una fantasmagoria molto ben interpretata - in particolare dai più giovani del cast, Elena Russo Arman e Matteo De Mojana - che potrebbe piacere molto ai ragazzi.
A Milano d'altra parte l'offerta teatrale per ragazzi è molto ricca e di grande qualità. Il cartellone più ricco e più interessante lo propone il Litta che, sabato 15 dicembre alle 16.30, ha in programma Il Canto di Natale (liberamente tratto dal racconto di Dickens) di una raffinata compagnia qual è la Ditta Gioco Fiaba. Da decenni poi i bambini milanesi hanno nel Teatro del Buratto un punto di riferimento imprescindibile. La stagione che, da qualche anno, la storica compagnia milanese tiene al PIME prosegue domenica 16 dicembre con Storie di Natale (piccole storie di grande teatro) alle 16.00 nella Sala Girardi, e con Le avventure di Pinocchio, ovvero il solito ceppo dell'albero fatato della compagnia Fontemaggiore alle 16.30 nell'auditorium.

Ma anche un piccolo palcoscenico di periferia come il Teatro della Memoria, in via Cucchiari 4 in zona Mac Mahon, può contare su di una sua programmazione per bambini che, il prossimo sabato alle 16, offre Gaspare e il furto natalizio o Chi ha rubato il sacco di Babbo Natale? della compagnia Burattinando.
Teatro dell'Elfo
Fino al 31 dicembre

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