Cronaca locale

Casa degli artisti ucraini, il Comune cerca sponsor

Alla Fabbrica del Vapore residenze e mostre. Saranno accolti anche i dissidenti russi

Casa degli artisti ucraini, il Comune cerca sponsor

Si chiamerà «Articolo 11», richiamo all'articolo della Costituzione che professa che «l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo».

É il progetto con cui il Comune intende realizzare alla Fabbrica del Vapore in via Procaccini delle Residenze per artisti ucraini costretti a fuggire dalle bombe e anche per russi in fuga o in pericolo perchè pacifisti e attivi oppositori alla guerra. La giunta ha approvato le linee guida e cerca sponsor per coprire i circa 5mila euro di spese stimate. L'iniziativa curata dall'assessorato alla Cultura avrà una durata sperimentale di sei mesi, da maggio a novembre, rinnovabili a seconda dei bisogni e dei risultati. Ospitalità e performance. Gli artisti saranno «coinvolti in iniziative ed eventi che corrispondano alla promozione dell'articolo 11», nella fase iniziale, almeno per i primi due mesi, il progetto sarà rivolto a donne ucraine, non potendo gli uomini lasciare il Paese. Gli artisti ospiti delle Residenze (in linea di massima sei alla volta) saranno invitati a coinvolgere altri rifugiati che hanno trovato asilo in città, anche condividendo con loro i laboratori artistici. Saranno coinvolti anche i Ministeri all'Università e ai Beni Culturali, scuole di Alta formazione interessate a una collaborazione.

La residenza, spiega il dirigente dell'Unità progetti speciali e Fabbrica del Vapore Maria Fratelli nell'allegato alla delibera, «attraverso la creazione di un contesto lavorativo e produttivo, vuole aiutare gli artisti a superare il trauma della guerra e le relative conseguenze: partecipazione al conflitto militare, emigrazione forzata, interruzione di connessioni familiari e amicizie. Sarà uno strumento di sostegno professionale e morale». Non ci saranno distinzioni di età, genere e linguaggio espressivo, dalla pittura all'arte digitale, musica, scrittura. Le performance saranno presentate ai cittadini nei periodi in cui gli spazi della Fabbrica del Vapore non saranno impegnati da altre attività istituzionali. L'assessorato al Welfare cercherà collaborazioni per la fornitura di cibo, abiti e forniture per la casa, tipo lenzuola, coperte e simili.

E ieri da Milano è partito verso il confine polacco un secondo convoglio umanitario (nella foto) promosso da Fondazione Fiera.

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