Si comprano e si vendono più case. L'ultimo rapporto della Camera di Commercio sul mercato immobiliare milanese conferma quello dell'anno precedente: il crollo dei prezzi dopo la bolla dei primi anni Duemila ha favorito la ripresa delle compravendite. Nei primi nove mesi del 2014 sono cresciute del 5,7%, contro il 2,2 della media nazionale, mentre gli affitti negli ultimi cinque anni sono scesi del 20%. E questo in contemporanea a un'ulteriore ribasso dei costi medi degli immobili, intorno al 2%, sia per quanto riguarda le nuove costruzioni - quelli in classe energetica A-B costano mediamente 4,875 euro al metro quadro - sia per quelle recenti o più vecchie.
«Questo accade perché nonostante non sia finita del tutto la crisi, gli italiani hanno ripreso fiducia ha spiegato Marco Dettori, della Camera di commercio in questi anni hanno messo da parte più di tutti gli europei, secondo i fondi di risparmio si tratta di 130 miliardi di euro contro i 100 dei tedeschi, mentre ora anche grazie al repricing e al rallentamento della diminuzione dei valori delle case hanno ripreso a comprare». Poi ci sono ulteriori fattori che hanno favorito la ripresa del mercato, comunque per molti indicatori ancora al livello degli anni '80: «Altri elementi della ripresa delle compravendite prosegue Dettori è la presenza sul mercato di prodotti di alta qualità a prezzo contenuto, o la grande capacità di contrattazione sull'usato che arriva a ottenere sconti anche a due cifre, infine ci sono anche effetti di nicchia: ad esempio, molti cinesi hanno acquistato casa perché in base a nuovi accordi tra Stati in questo modo possono ottenere la residenza temporanea».
Non c'è invece un effetto Expo, che invece si riflette sugli affitti anche se mancano alcuni prodotti richiesti: «L'esposizione ha un grande richiamo per locazioni di breve durata per le quali non siamo attrezzati. Per questo abbiamo firmato un protocollo adeguato per i mesi di Expo precisa Vincenzo Albanese, presidente di Fimaa Milano Monza e Brianza e mancano alcuni prodotti: ad esempio ci è capitato di sentirci chiedere cento appartamenti arredati in un palazzo, ma nello stesso stabile arrivavamo al massimo a poche decine e per questo diverse richieste restano inevase».
Gli operatori confidano che la crescita si confermi, soprattutto grazie a fattori esogeni come il crollo del prezzo del petrolio, la svalutazione dell'euro e l'immissione di liquidità dalla Bce. Ma anche su alcuni interventi possibili come l'ampliamento delle facilitazioni fiscali che in questi anni hanno favorito il mercato delle ristrutturazioni: la possibilità di detrarre il 50% dei costi ha spinto in alto, unico dato a muoversi in questo verso, il settore per tutti gli anni della crisi.
Anche gli enti pubblici non sono rimasti con le mani in mano: Daniela Benelli, assessore comunale alla Casa, ha annunciato che entro fine mese aprirà l'Agenzia per abitare, affidata tramite bando alla Fondazione Welfare.
Il nuovo ente, che gode già di un finanziamento di sette milioni di euro, entrerà in attività subito dopo l'ok all'accordo sulle nuove regole e parametri per gli affitti a canone concordato: «Non posso dire il giorno preciso ha specificato ma entro pochi giorni le categorie di settore si accorderanno e subito dopo partirà l'Agenzia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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