Da ex boy scout a sceriffa, o meglio Lady di ferro. Per rispondere a chi l'ha definita «una pecora a guardia di un branco di lupi», il vicesindaco Anna Scavuzzo, che ieri ha firmato le deleghe alla Sicurezza (terrà quelle all'educazione fino al 3 aprile, quando le assumerà Laura Galimberti), dice di sentirsi una «lady di ferro». Con una battuta (ma non troppo) ribadisce la determinazione e la fermezza che hanno caratterizzato questi suoi due anni di mandato, nell'affrontare il tema della sicurezza, spina nel fianco dell'amministrazione Sala. Si sente sceriffa? «No, direi di no- risponde tra le risate -. Qualcuno mi ha chiamato lady di ferro, ecco... Sono molto meno mansueta di quanto qualcuno stia pensando». Il messaggio che vuol far arrivare a quanti hanno riso con sufficienza alla sua nomina: «una boy scout alla sicurezza...». «Non ho come riferimento la Tatcher, ma sicuramente sono qui con uno spirito e una determinazione che sicuramente non sono da meno rispetto a quelli dell'assessore Rozza». Non deve essere facile assumere tali deleghe con un precedessore così ingombrante: l'ex assessore Carmela Rozza, che lascia per entrare in consiglio regionale, era soprannominata «la sceriffa», per il piglio spesso letto come mania di protagonismo e arrivismo.
Ma se qualcuno, in diversi ambienti, pensa di poter tirare un sospiro di sollievo, si sbaglia di grosso: «Io sono molto presente, così come lo sono stata come assessore alla Educazione - spiega -. Credo che questo sia stato un pregio di Carmela Rozza (accusata da alcuni ambiti della polizia locale di essere fin troppo presente, arrivando a scavalcare le competenze) la capacità di essere in diversi contesti e di far sentire la presenza dell'amministrazione».
Il confronto con Rozza e il risultato disastroso che il Pd e la sinistra in generale hanno portato a casa alle elezioni nei quartieri più lontani dai salotti radical sono due ombre che aleggiano sul suo mandato. Rafforzare le azioni che aumentano la presenza dell'amministrazione: dal potenziamento dell'illuminazione alle realtà di coesione sociale, da una maggiore presenza dei vigili di quartiere e di vigili in strada - la ricetta di Scavuzzo per combattere l'insicurezza percepita - . E poi lavoro di quadra: «Sicuramente abbiano bisogno di far sentire ai cittadini la presenza non solo di forze della polizia locale, ma anche delle forze dell'ordine. Il mio compito oggi è anche quello di rafforzare una sinergia con la Questura e la Prefettura - spiega - che ci permetta di conseguire gli obiettivi tutti insieme». «La sicurezza - la filosofia di Anna Scavuzzo - è un tema a tutto tondo, che comprende quelle responsabilità di promozione di tutto ciò che comporta un aumento delle sicurezza percepita e un intervento laddove ci sono problemi espliciti. Sul rafforzamento dell'azione nelle periferie c'è la volontà di proseguire con un passo ancora più deciso».
Periferie l'ordine di scuderia, diventato un'ossessione per Beppe Sala all'indomani della batosta elettorale. E non è un caso che il primo argomento trattato nell'incontro con il neogovernatore lombardo Attilio Fontana sia stato quelle dell' abusivismo e delle case popolari: «c'è sicuramente un tema di abusivismo su cui abbiamo la necessità di dare dei segnali chiari.
Il sindaco ha dato già un'indicazione importante rispetto alla necessità che diminuiscano gli alloggi sfitti e che conseguentemente. Credo che i cittadini abbiano bisogno di sentire in maniera esplicita che non è il tempo dei furbi».
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