«Siamo qui per ribattere alla vergognosa lettera inviata da Beppe Sala agli inquilini delle case popolari. Mi dispiace che il fair play iniziale della campagna elettorale sia stato rotto. Quello che è peggio è che non c'è stato solo un innalzamento di toni, ma trovo insopportabile la calunnia e la disinformazione. In questa lettera si farfugliano tante controinformazioni e si crea dell'allarmismo. Questo è un tentativo maldestro frutto di disperazione e nervosismo». Lo ha sostenuto ieri la coordinatrice regionale e capolista di Forza Italia a Milano, Mariastella Gelmini, commentando in via Valtellina con il coordinatore cittadino Fi Fabio Altitonante e l'assessore regionale alla Casa Fabrizio Sala la lettera che il comitato elettorale del candidato di centrosinistra Beppe Sala, ha inviato agli inquilini delle case popolari milanesi in vista del ballottaggio.
Prendersela con la Regione - ha aggiunto - è qualcosa di incomprensibile, perché la responsabilità è del Comune. Seppure ci fossero della responsabilità di Aler, perché Pisapia, Majorino e la sinistra non hanno buttato addosso ad Aler la croce prima e lo fanno a due giorni dal voto? Non è serio dire che il Comune se ne lava le mani. Vogliamo rispedire al mittente le accuse, le invettive». Questa «è la lettera dell'estremismo di sinistra e sindacale. La novità è che c'è la firma di Beppe Sala sotto. Sono un mucchio di balle. Non è vero che la legge regionale aumenta i canoni, è l'esatto contrario» ha affermato l'assessore Fabrizio Sala. «Beppe Sala - ha aggiunto - non ha minimamente idea di cosa ci sia nelle case popolari. Non lo ritengo capace di gestirle, visto che ha messo sul lastrico aziende dell'Expo: penso che questo i cittadini lo sappiano. Prendere in giro la povera gente che non arriva alla fine del mese è un comportamento indecente. Chi si comporta così non merita di essere in un'istituzione».
Altitonante aggiunge che se vincerà il canddiato sindaco del centrodestra Stefano Parisi «ldopo 5 anni di governo del centrosinistra, non ci saranno più scontri, non ci saranno più divisioni tra Mm e Aler, non ci saranno più inquilini di serie A (quelli delle case del Comune, che ricevono ad esempio il fondo sociale) e inquilini di serie B (negli alloggi Aler) non ci saranno più case assegnate ai rom, agli ultimi arrivati».
In 5 anni «non ci sarà più un milanese senza casa». Beppe Sala invece ha sfidato la Regione: «O sistema in due anni le case dell'Aler, o ce le prendiamo in carico noi». Una proposta dell'ex sfidante alle primarie Francesca Balzani, platealmente bocciata da mr Expo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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