Un'interrogazione al parlamento europeo contro la liberalizzazione dei voli al city airport di Linate prolungata ben oltre i sei mesi dell'Expo sarà presentata dall'europarlamentare di Forza Italia Lara Comi, la prima a denunciare il contenuto del Decreto «ammazza Malpensa» firmato da Maurizio Lupi. Il ministro che martedì ha finalmente rivelato le cifre che parlano di 200mila passeggeri persi a Malpensa ogni anno su un totale di un milione e 200mila, per farne guadagnare (nel 2015, anno dell'Expo) un milione e 400mila a Linate che salirà a 6 milioni e 600mila. «Qui da capire - spiega la Comi anticipando il testo della sua eurointerrogazione - è se ci sia stata distorsione della concorrenza. Non dimentichiamo quanto le ferrovie statali abbiano investito su Malpensa». E, secondo la Comi, la cosa grave è che «il governo abbia fatto tutto con un decreto, tagliando fuori il parlamento che avrebbe potuto mitigare gli effetti. Ora Lupi deve assumersi tutte le responsabilità».
Ieri a Lonate Pozzolo l'incontro dei sindaci di Fi con il consigliere regionale Luca Marsico e la candidata alla Provincia di Varese Silvana Alberio per annunciare clamorose proteste e una mobilitazione che potrebbe portare al blocco delle vie d'accesso all'aeroporto.
Sul piede di guerra anche gli imprenditori ndustriali che si dicono «presi in giro». Per il presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Varese Giovanni Brugnoli, «pochi provvedimenti sono stati negli ultimi anni così forieri di danni per il nostro territorio». Perché il Decreto Lupi che liberalizza i permessi di decollo e atterraggio per il city airport milanese «contiene tutto ciò che temevamo». Per gli industriali «ormai siamo all'assurdo, da una parte si giustifica l'abbattimento di qualsiasi limite temporale legato a Expo per i nuovi collegamenti su Linate per dare un minimo di stabilità e prospettive al provvedimento, dall'altra però ricordiamo che a una compagnia come Emirates che ha voluto puntare su Malpensa per la tratta verso New York, si è voluto imporre un termine di diciotto mesi per valutarne gli effetti. Alla faccia della coerenza». La verità, secondo Brugnoli, «è che il decreto è stato studiato, evidentemente, fin da subito senza barriere temporali e per questo ci sentiamo presi in giro». Altra assurdità è che «con questo provvedimento il governo danneggerà la più importante infrastruttura del Nord Italia e, per di più, drenerà traffico aereo non solo a Malpensa, ma a tutto il Paese. I vantaggi per gli altri hub europei sono fin troppo evidenti».
Una protesta condivisa dalla Lega che con il suo segretario Matteo Salvini parla di «un'ennesima promessa mancata del governo Renzi. Ci avevano detto di stare tranquilli che il decreto avrebbe avuto valore solo per l'Expo e adesso vediamo che anche questa era una bugia».
Una Lega pronta a scendere in piazza per difendere i posti di lavori. «Da leghista - aggiunge Salvini - mi vedo purtroppo costretto a fare più affidamento sugli arabi, perché se fosse per Roma gli aeroporti dei milanesi potrebbero tranquillamente diventare due bei campi da golf».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.